Verso il Sinodo “Quale futuro per le categorie più deboli della società” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 26 Giugno 2015 Nessun commento su “Quale futuro per le categorie più deboli della società” di PUNTO FAMIGLIA L’Instrumentum laboris dedica molta attenzione alle famiglie che vivono la sofferenza per un figlio disabile o che si prendono cura di anziani: si apre la riflessione sulle ferite della famiglia. “Quale futuro per le categorie più deboli della società” si chiede Previte di Cristiani per Servire. «L’Instrumentum Laboris del Sinodo sulla famiglia ha messo in risalto, oltre l’importanza della famiglia nella società, quella delle categorie fragili e dimenticate, come gli anziani, ai quali va riconosciuta “dignità e speranza”, e come i disabili che vanno tutelati per contrastare “le forme impietose di stigma e pregiudizi”». È quanto si legge in un comunicato diffuso da Franco Previte, presidente dell’associazione “Cristiani per Servire”. Il presidente sottolinea «le perplessità e le preoccupazioni da molti sollevate circa il futuro dei disabili portatori di limitata autonomia (quali invalidi civili totali, parziali, sordi, sordomuti, ciechi, handicappati psichici che non hanno redditi personali o quelli di modesto importo)» in relazione al dovere di “garantire, difendere e valorizzare la qualità possibile di ogni vita”, richiamata dal documento sinodale. La nota termina con un appello al mondo politico, affinché siano adottate leggi di tutela per le categorie più deboli della società, suggerendo «la costituzione di un “Fondo speciale economico unico”, definito dopodinoi, ampiamente richiesto da lungo tempo alle istituzioni ed auspicato lungamente dalle famiglie interessate». Infine, Previte esprime gratitudine per Papa Francesco e la Chiesa per la sensibilità verso le famiglie ferite. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Sinodo sulla Famiglia ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio” Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile”