Il Papa ai giovani presenti in piazza San Pietro: “non escludere, per favore questa possibilità di diventare missionario per portare l’amore, l’umanità, la fede in altri paesi, ma non per fare proselitismo”.

Erano molti i giovani presenti in piazza San Pietro ieri all’Udienza generale di Papa Francesco. “Mi rivolgo ai giovani – ha detto loro il Santo Padre – pensate a cosa fare della vostra vita”. Un’esortazione forte a cui segue la denuncia: di giovani “ce ne sono pochi perché la natalità è un lusso sempre in Europa: natalità zero o l’un per cento”. “Pensate alla suora, e a tanti come lei che hanno dato la vita, tanti sono morti là”. Poi lo stesso invito al singolare, quasi a interpellare uno per uno i giovani presenti tra i fedeli: “pensa cosa vuoi fare tu della tua vita. È il momento di pensare e chiedere al Signore che ti faccia sentire la sua volontà”. Toccante l’appello di Francesco che invita ad accogliere la vocazione alla missionarietà. “Non escludere, per favore questa possibilità di diventare missionario per portare l’amore, l’umanità, la fede in altri paesi, ma non per fare proselitismo”. “La fede si predica prima con la testimonianza, poi con la parola, lentamente”, raccomanda il Papa. “Tutta una vita per la vita degli altri”, così il Papa definisce i missionari e le missionarie nel tributare loro un omaggio speciale al termine della catechesi. “Uomini e donne che hanno lasciato tutto, la patria, da giovani e sono andati là, in una vita di tanto, tanto lavoro”. “A Bangui – ha raccontato ai fedeli – ho trovato una suora. Era italiana, si vedeva che era anziana […] era là da quando aveva 23-24 anni: così sono i missionari, coraggiosi”, commenta: “cosa fa, suora? Sono infermiera, ho studiato un po’ e sono diventa ostetrica, ho fatto nascere più di 3.200 bambini. È bello vedere questo!”, ha esclamato Francesco: “come questa suora, tanti preti, religiosi, religiose, che bruciano la vita per annunciare Cristo”.