Briciole di Vangelo - Il commento al Vangelo di don Silvio Longobardi

31 Dicembre 2015

L’ultimo giorno come il primo

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18)

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Il commento

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). Nell’ultimo giorno dell’anno la liturgia propone nuovamente il Vangelo che abbiamo proclamato nella celebrazione natalizia. È Gesù la luce che tutto rischiara, Lui solo può riempire di vita i nostri giorni e condurci verso la vita che non ha fine. “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia” (1,16). Se accogliamo Gesù e restiamo uniti a Lui la festa non è una breve parentesi ma un’esperienza duratura, non è una fragile illusione che abbaglia per un momento ma una realtà che veste di gioia tutti i giorni di questa vita. L’ultimo giorno dell’anno non è tempo per fare bilanci né di stilare pagelle. È invece un’occasione per ringraziare il buon Dio e consegnare tutto nelle sue mani. Progetti e preoccupazioni, desideri e paure accompagnano i nostri giorni, sono gli inquilini del cuore, ciascuno di essi pretende la proprietà e vorrebbe prevalere sugli altri. Ma Uno solo è il proprietario e tutto va riferito a Lui. Solo Dio ci libera dalla tirannia dei sentimenti e dalla schiavitù delle paure. Oggi chiediamo la grazia di imparare a misurare ogni cosa nella luce della sua Parola. Alla fine dell’anno, se non vogliamo ubriacarci di illusioni, è inevitabile considerare il tempo che passa e chiederci qual è il senso del nostro vivere. Lo sguardo della giovinezza è ben diverso da quello di chi ha molti anni sulle spalle. E tuttavia, gli uni e per gli altri possono chiedersi se con il passare degli anni cresce il desiderio del bene, se aumenta l’amore per Gesù e la passione per il suo Regno. Alla fine del 1888, il primo che passa in monastero, e alla vigilia del suo compleanno (2 gennaio), Teresa di Lisieux scrive alla zia: “Come passa presto la vita! Già da sedici anni sono sulla terra!… Oh, presto saremo tutti riuniti in Cielo! […] Oh, voglio lavorare molto, mentre il giorno della vita risplende ancora, perché dopo verrà la notte, quando non potrò fare nulla » (L 71, 28 dicembre 1888). Chiediamo la grazia di custodire la passione della giovinezza fino alla fine, che l’ultimo giorno della vita abbia la freschezza del primo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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