DDL Cirinnà

I giudici battono i legislatori 2 a 0

tribunale

Ennesima sentenza di autorizzazione all’adozione da parte di una coppia omosex.

Cacciata dalla finestra, la stepchild adoption rientra in Italia grazie alla giurisprudenza. Il Tribunale dei minori di Roma ad una coppia omosessuale che aveva avuto un bambino tramite la maternità surrogata in Canada, ha dato l’autorizzazione all’adozione per il figlio del compagno. La ragione? Poiché  dalla domanda di adozione alla decisione dei giudici è passato un po’ di tempo, periodo in cui il bambino intanto è cresciuto in casa della coppia omosessuale, il Tribunale ha pensato bene che ormai il minore si era ambientato e quindi, sempre per il «superiore interesse» del bambino, non era opportuno strapparlo dalle “cure” dei due papà.  

Questo è il secondo caso di un’adozione concessa ad una coppia omosessuale dopo l’approvazione del Senato al DDL Cirinnà. Ci domandiamo che senso ha avuto stralciare la stepchild adoption quando di fatto  nelle aule dei Tribunali i giudici stanno già autorizzando le adozioni? Alla fine la legge servirà solo a legittimare sentenze creative e illegittime e senza dubbio anticostituzionali.




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