Scuole aperte anche d’estate con il progetto La scuola al centro, ma niente prof. solo educatori e preparatori atletici. Il ministro Giannini: “Tenerla aperta significa dare un'alternativa alla strada''.

La scuola al centro si chiama così il progetto che prevede l’apertura degli istituti scolastici agli studenti e alle loro famiglie, oltre i tempi canonici della didattica: il pomeriggio, il sabato, nei giorni di vacanza, a luglio come a settembre. Il progetto vuole essere una risposta di contrasto alla dispersione, ma anche ai fenomeni di disagio sociale che caratterizzano alcune aree del Paese. “A scuola i ragazzi avranno la possibilità di fare sport e attività – spiega il ministro Stefania Giannini intervistata ieri durante la trasmissione radiofonica ‘MIX24’ – non ci saranno i loro professori ma degli educatori e preparatori sportivi, selezionati con uno strumento che è quello delle associazioni e dei movimenti che già sono presenti nel territorio e ci chiedono di aprire le scuole’‘. Il progetto si propone l’obiettivo di trasformare la scuola in un polo di attrazione soprattutto per i giovani e gli adolescenti delle periferie, dove abbonda il degrado culturale e l’abbandono. Essa deve aprirsi al quartiere e diventare uno spazio di comunità, attuando strategie mirate a ridefinire la mentalità del luogo favorendo l’inclusione anche dei ragazzi più problematici.