Unitalsi Unitalsi: “Tra le priorità di Raggi ci siano i bambini disabili di Roma” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 22 Giugno 2016 Nessun commento su Unitalsi: “Tra le priorità di Raggi ci siano i bambini disabili di Roma” di Ida Giangrande Roma – Unitalsi lancia un appello al neo sindaco Virginia Raggi: “Inserire nelle priorità della Capitale l’attenzione alle persone con disabilità e in particolare ai bambini”. Secondo l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) il 67% delle famiglie romane con bambini disabili incontra quotidianamente difficoltà a spostarsi per via delle barriere architettoniche che sono una grave piaga della Capitale, le strade risultano inadeguate, come altrettanto inadeguato è il trasporto pubblico. Dai dati raccolti dallo sportello Roma per tutti coinvolgendo un campione di 1500 famiglie con bambini disabili, emerge che il 40% delle famiglie preferisce non fare uscire il proprio figlio disabile e frequenta solo ambienti familiari. Il 20% dichiara di avere grandi difficoltà nell’inserimento scolastico dei bambini, il 35% denuncia di avere problemi nell’ambito più strettamente sanitario dove l’accesso alle cure migliori sembra un percorso difficile per le lungaggini del sistema. In più, nel 78% dei casi, i nuclei familiari interessati sono monoreddito. Come per i bambini, anche le persone anziane che vivono sole e le persone senza fissa dimora hanno difficoltà a sopravvivere nella città. “Sappiamo bene – spiega Emanuele Trancalini, presidente di Unitalsi Roma – che il neo sindaco Raggi dovrà affrontare le grandi emergenze che affliggono questa città, ma siamo convinti che l’attenzione alle persone con disabilità sia un segno di grande civiltà soprattutto nella Capitale dove manca il delegato alla disabilità da anni”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no