18 Agosto 2016

18 Agosto 2016

Dio non rinuncia alla festa

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22,1-14)
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Il commento

Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio” (22,2). Con l’immagine del banchetto, ripresa dagli antichi profeti, Gesù presenta l’esperienza di fede come una festa di nozze. L’essere discepoli comporta senza dubbio scelte impegnative ma tutta la vita – e tutta la vicenda umana – è radicalmente segnata dalla gioia. Il simbolo delle nozze illumina e porta a compimento la storia della salvezza: Dio vuole stringere con l’umanità un patto nuovo, una nuova e definitiva alleanza. Gesù annuncia che tutto sta per compiersi. E noi oggi accogliamo questa Parola sapendo che tutto è già compiuto. E tuttavia, siamo ancora e sempre in cammino, la luce di Dio non allontana d’incanto tutte le ombre, il dolore accompagna i passi dell’uomo. Non tutti accolgono la proposta di Dio, anzi proprio quelli che sono stati raggiunti dalla grazia si mostrano diffidenti e refrattari. La parabola ha un chiaro intento polemico, s’inserisce in questo serrato confronto che precede gli eventi della passione. Gesù denuncia l’infedeltà di Israele, la sua proposta si incontra con l’indifferenza e il rifiuto: “Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari”. Dio ha preparato ogni cosa con estrema cura. Ed ecco, proprio quando tutto è pronto, il popolo eletto si mostra indifferente, anzi rifiuta e uccide gli inviati di Dio. un esito imprevedibile e drammatico. E tuttavia, e qui emerge la grandezza e la gratuità dell’amore, Dio non rinuncia alla festa. La  condanna dell’infedeltà è accompagnata da un nuovo e pressante invito, rivolto ai discepoli del Regno, a quanti hanno accolto e riconosciuto Gesù: “andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze” (22,9).

La storia continua. Tutti sono chiamati a partecipare alla gioia di Dio, “cattivi e buoni” (22,10). La grazia ha la capacità di trasformare in pecore docili anche i lupi più malvagi. La festa continua, riveste tutti i giorni del nostro faticoso presente. Le ombre non possono offuscare la luce che risplende in Gesù Cristo. È questa la fede che oggi ci impegniamo a testimoniare.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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