Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

14 aprile 2018

14 Aprile 2018

Niente paura

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,16-21)
Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Il commento

Videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura” (6,19). La reazione dei discepoli esprime l’istintivo timore che l’uomo prova quando si trova dinanzi al mistero di Dio. La scena evangelica descrive Gesù che cammina sulle acque, un evento sconcertante che non può essere spiegato con le categorie razionali. La visione impaurisce ma la parola rassicura: “Sono io” (6,20), dice Gesù. Nel testo greco troviamo: “egò eimì”, letteralmente: “Io sono”. Una formula biblica usata nell’AT per segnalare la presenza di Dio. Un’espressione che ritorna più volte nel Vangelo di Giovanni, anche in questo capitolo eucaristico: “Io sono il pane della vita” (6,35). Questa parola è il biglietto da visita, come se Gesù avesse presentato la sua carta d’identità per farsi riconoscere. La sua presenza scaccia ogni forma di angoscia: “Io sono, non abbiate paura” (6,20). Per vincere l’istintiva ansia che l’uomo prova dinanzi all’ignoto o alle inevitabili difficoltà della vita non basta cercare e ottenere più garanzie, abbiamo bisogno di sapere che Dio accompagna i nostri passi, donando sempre e con abbondanza il suo amore. La fede non allontana ma vince la paura, impedisce di restare prigionieri della paura. La fede si traduce nella fiducia. Sappiamo bene che la vita non sempre cammina secondo i nostro desideri, anzi a volte ci sono avvenimenti imprevisti e dolorosi che ci fanno soffrire. Nella vita non mancano mai le difficoltà. Il vero problema è la paura, cioè la convinzione di non poterle e di non saperle affrontare. La paura congela l’amore. Chi vive alla presenza di Dio, chi crede alla resurrezione, affronta la vita con uno sguardo carico di speranza perché crede che l’amore di Dio è più forte di tutti gli errori che l’uomo commette. Oggi vi invito a pregare così:

Illumina la notte, Signore Gesù, / Tu che senza paura cammini nella notte. / Dona a noi la forza di lottare, Tu hai sperimentato la debolezza. / Riempi di vita i nostri giorni, Tu che hai vinto la morte. Di Te ci fidiamo, a Te ci affidiamo. Amen



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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