BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento

2 dicembre 2019

2 Dicembre 2019

Non sempre ci trova

di don Silvio Longobardi – s.longobardi@puntofamiglia.net

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,5-11)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Il commento

Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente” (8,6). La supplica del soldato pagano esprime il grido desolato di un’umanità che sperimenta la sua impotenza di fronte al male. Gesù risponde: “Io verrò e lo guarirò” (8,7). Il pronome personale, presente nel testo greco ma assente nella traduzione italiana, dà maggiore forza alle parole che Gesù consegna al centurione, come se gli dicesse: “Io ci sono, puoi contare su di me”. Dio si è fatto uomo per condividere la fragilità della nostra condizione. È venuto ed ha promesso di restare con noi per accompagnare i nostri passi. Per questo possiamo chiedergli di intervenire. Nel tempo di Avvento la preghiera assume la forma di un’accorata invocazione: “Vieni, Signore Gesù”. Una formula brevissima ma intensa in cui è come racchiusa tutta la nostra fede. Non chiediamo qualcosa ma supplichiamo il Signore di manifestare la sua presenza perché abbiamo bisogno di Lui. Nel tempo della prova abbiamo bisogno di vedere i segni della divina presenza, nel tempo dei dubbi vogliamo udire parole che hanno il timbro di Dio. Gesù viene! Colui che è venuto per fare della nostra umanità la sua permanente dimora, non può essere assente. Dobbiamo però affinare la vista perché Dio non sempre viene in modo evidente, anzi spesso e volentieri ama manifestarsi con infinita discrezione. Lui viene frequentemente, più di quanto noi possiamo immaginare, ma … non sempre ci trova. La nostra preghiera non deve convincere Dio a venire, Lui è già con noi. La preghiera serve ad aprire un varco nei nostri cuori distratti, prepara il terreno per accogliere la Parola che Dio semina con abbondanza nella nostra vita. Dio viene ma non sappiamo quando. Per questo non sempre ci trova pronti. Tante volte siamo indaffarati e preoccupati.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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