Riapertura delle chiese Il problema del “sine die” e la bussola della Costituzione Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 30 Aprile 2020 Nessun commento su Il problema del “sine die” e la bussola della Costituzione di Vito Rizzo Il Governo dice no alle Messe con popolo, la CEI risponde definendola una scelta arbitraria. I cattolici sono divisi tra “zelanti” e “zeloti”. Ma qual è il punto della questione? E, soprattutto, da dove ripartire? Da credenti siamo abituati all’attesa. È un tempo di cammino, di preghiera, di purificazione. È il tempo “necessario”. Al popolo di Israele per raggiungere la terra promessa, ai discepoli per mettersi alla sequela, a Gesù per accettare la sua missione, agli apostoli per farsi annunciatori della Parola, alla Chiesa per vivere il tempo del «già e non ancora», ai cristiani per vivere i tempi forti della Pasqua o del Natale. Papa Francesco direbbe che l’attesa è un processo aperto, vissuto nella consapevolezza che «il tempo è superiore allo spazio» (EG 222). Ma cos’è che manca in questo tempo? Cosa rende l’attesa quasi insopportabile? Manca la speranza dell’annuncio. Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni è un conflitto escludente di valori, un vedere non riconosciuto un valore fondamentale. Esclusione, non la sola compressione, per esigenze concrete e per un tempo limitato, di una forma essenziale della propria esistenza. Qui non c’è da fare il tifo per l’uno o per l’altro, tra fede intimistica e tra fede ecclesiale, tra fede di popolo e fede teologica, tra prudenti e irresponsabili, tra timorosi e coraggiosi, tra “zelanti” e “zeloti”. Qui c’è da dare corpo alla speranza nei cuori deboli del popolo di Dio. La delusione della mancata risposta governativa alle aspettative dei cristiani espresse dalla Conferenza Episcopale Italiana è stata determinata dal “sine die”; non il 4, l’11 o il 18 maggio e neanche l’1 giugno o giù di lì. Si può comprendere l’attesa se si ha di fronte la meta, si matura così la consapevolezza del perseguimento del bene comune e del bene della comunità. L’unico a cui è riconosciuta la signoria assoluta sul nostro tempo è il Signore (Mt 25,13), non Cesare. Come ha ben detto la presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, citando espressamente il Qoelet nella sua relazione annuale: «C’è un tempo per ogni cosa». Un modo anche questo per ricordare a noi tutti che la Costituzione «non contempla un diritto speciale per i tempi eccezionali, e ciò per una scelta consapevole, ma offre la bussola anche per navigare per l’alto mare aperto nei tempi di crisi, a cominciare proprio dalla leale collaborazione fra le istituzioni, che è la proiezione istituzionale della solidarietà tra i cittadini». Si potrebbe ripartire da qui. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag CEI, Costituzione, Governo ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Quando papa Woytjla dichiarava santa la sua conterranea Faustina Kowalska… Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio” Perché Giovanni Paolo II è “il Papa della famiglia”? La parola a Padre Luca Frontali Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile”