Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,51-56)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Il commento

“… prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (9,51). È un passaggio decisivo, Gesù appare assolutamente determinato a compiere la volontà del Padre, si avvia verso Gerusalemme pur sapendo che ad attenderlo non troverà la banda musicale. Dal punto di vista cronologico questo episodio segue non di molto l’esperienza del Tabor in cui Gesù ha parlato con Mosè ed Elia, proprio del suo “esodo” cioè della sua Pasqua (9, 38-36). Quando scende dal monte perciò è ancora più convinto e deciso. Ha compreso che l’ora è giunta di fare i passi decisivi per portare a compimento l’opera che il Padre gli ha affidato. Prima di partire ha messo in guardia i discepoli, ha svelato il destino che lo attende (9, 22-25). È tutto pronto. 

Ho voluto ripercorrere le tappe precedenti per sottolineare che i passaggi più importanti della vita non avvengono all’improvviso, in via ordinaria Dio ci prepara ad affrontare le sfide che la vita riserva ma spesso siamo distratti, non sappiamo leggere e collegare gli eventi. Non abbiamo appreso l’arte del discernimento. Dopo la sua rinuncia al pontificato, fu chiesto a Benedetto XVI se era stato sempre sicuro di aver risposto ad una chiamata divina. Il Papa emerito non aveva alcun dubbio: “I cardinali hanno scelto una persona e la persona scelta esegue il suo compito e non conta il giudizio dei giornalisti, ma quello del buon Dio” (Ultime conversazioni, 23). Tutto qui! È questa la certezza che mette nel cuore una grande pace e permette di vivere ogni evento e ogni responsabilità nella gioia dell’obbedienza. Ripensando al cammino fatto e, soprattutto, alle scelte da fare, vi invito a pregare così:

Signore Gesù, insegna anche a noi a cercare con sincerità la volontà del Padre e donaci la grazia di rispondere con docilità, sospinti unicamente dal desiderio di fare ciò che a Te piace. Donaci di restare fedeli nella fatica, fidandoci di Colui che ci ha chiamato e fa’ che troviamo nella comunione con Te una gioia capace di vincere tutte le altre amarezze e difficoltà. Amen