50 anni fa, il 26 novembre 1971 moriva un sacerdote meraviglioso che ha scritto pagine stupende del capitolo Evangelizzazione e Cultura della storia della Chiesa. Parlo di don Giacomo Alberione, beatificato da Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003. Un uomo che ha intercettato i “nuovi pulpiti” per annunciare agli uomini il Vangelo. Quali? Libri, giornali, cinema, radio, TV, audiovisivi. Una ricchezza straordinaria. Paolo VI, grande amico di don Alberione per definire l’attività del grande sacerdote e di tutta la famiglia paolina da lui fondata disse: “Voi predicate il Dio incartato”.

Tutto ebbe inizio nel lontano nella notte tra il 1899 e il 1900, al giovane sedicenne Giacomo durante l’ora di adorazione eucaristica risuonano le parole del novantenne Papa Leone XIII, scritte nella bolla del Giubileo 1900: il nuovo secolo si presentava pieno di rischi per la fede (modernismo), per la moralità, per lo scenario di guerre che si andava delineando nel mondo (in Cina i Boxer, in Africa i Boeri, Spagna contro Stati Uniti per Cuba, Filippine annesse dagli Americani, la guerra russo-giapponese, la guerra italo-turca, tutti eventi che anticiparono la Grande Guerra 1915-18). Quella notte Giacomo nel Duomo di Alba “si sentì obbligato a servire la Chiesa, gli uomini del suo secolo e operare con gli altri” (dall’autobiografia Abundantes divitiae). Dal Tabernacolo era partito un invito per il giovane Alberione, i progetti su cosa fare gli si chiarirono piano piano negli anni. Quando Dio chiama non è importante conoscere tutto il programma del viaggio.

Tutto il carisma che don Alberione ricevette è modellato su san Paolo, con uno slogan rimasto famoso: “Fate a tutti la carità della Verità”. Ecco tutto il segreto di un uomo, mistico Beato, che ha attraversato il Novecento inventando nuovi modi per portare a tutti la Parola di Dio fondando case editrici e giornali, pubblicando libri, producendo film e dischi, programmi radio e TV, aprendo catene di librerie nel mondo e traducendo la Bibbia in tutte le lingue, fino a diffonderne centinaia di milioni di copie.

Don Alberione non ha avuto paura della modernità e ha combattuto il modernismo restando in ginocchio davanti a Dio. «Parla col Signore per sapere cosa fare» dicevano di lui. Un uomo che ha affrontato tante difficoltà ma che è rimasto fedele a quella missione che Dio stesso gli aveva affidato. Una bella luce verso cui volgere il nostro sguardo per restare cristiani.  

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