4 Febbraio 2022

Il sì di Mattarella

Una composta, precisa, rigorosa liturgia istituzionale ha accompagnato nella giornata di ieri, 3 febbraio, il giuramento di Sergio Mattarella al secondo mandato come presidente della Repubblica. Il capo dello Stato parla di giorni travagliati “travagliati per tutti, anche per me” nel ricordare le difficoltà politiche della scorsa settimana nell’elezione per il Quirinale e afferma: “Non possiamo permetterci ritardi né incertezze”.

Sono parole per me conosciute quelle che Mattarella declina in chiave politica: nuova chiamata, lettera e spirito, “il mio sì”, dignità, pietra angolare. Parole che fanno parte del lessico del cristianesimo. Desuete per qualcuno, sostituite da altre più moderne. Ma Mattarella è un uomo cresciuto con gli insegnamenti dei Papi, da Giovanni XXIII fino a Francesco, un uomo che rilancia esso stesso l’idea che la politica per recuperare la sua dignità, per usare una parola che ritorna come una litania nel discorso di insediamento, ha bisogno di recuperare un retroterra culturale. E per Mattarella questo retroterra è il cattolicesimo anche se non ha più un suo partito.

Quella cultura della responsabilità  “alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi”; quella cultura che al suo secondo mandato non programmato, alla sua età (81 anni), gli fa ancora pronunciare parole che invitano a sognare, protese verso un futuro di speranza. Parole che ricordano persone e non fatti autocelebrativi come ad esempio Lorenzo Parelli, un giovane entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro e rimasto ucciso a causa della scarsa sicurezza. E poi la lunga e lucida schiera di quelli ancora senza dignità: gli ultimi, i dimenticati. Mattarella chiede di ricominciare da loro, “la pietra del nostro impegno, della nostra passione civile”.

Non so quanto di questo discorso la classe politica italiana raccoglierà. Intanto è bello vedere un uomo composto e deciso che continua a mettersi al servizio in un’età in cui avrebbe preferito ritirarsi per dedicarsi ai nipoti o alla lettura in santa pace. Ma chi ha fede lo sa, il riposo non è di questo mondo. 


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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