7 Luglio 2022

Cosa significa pregare ed offrire per i sacerdoti?

Si insiste molto sulla fraternità nella Chiesa in vista del Sinodo. Sentirci ed essere fratelli e sorelle è quanto mai un’immagine bella e piena della comunione con Gesù che siamo chiamati a realizzare. Ma cosa significa nel concreto? In che modo due vocazioni così diverse come, per esempio, quella al matrimonio e quella al sacerdozio possono intrecciarsi e rivelare la koinonia?

Grandi spunti di riflessione possiamo trovarli negli Scritti di Teresa di Gesù Bambino. Fin da piccola era stata educata ad un amore sconfinato verso i sacerdoti che ella identificava pienamente con Gesù. Raccontando la sua prima Confessione scrive: «Madre diletta, con quanta cura lei mi aveva preparata dicendomi che non era ad un uomo, ma al buon Dio che dicevo i miei peccati. Ne ero proprio convinta perciò feci la mia confessione con grande spirito di fede e le chiesi perfino se dovevo dire a Don Ducellier che lo amavo con tutto il cuore, visto che era al buon Dio che parlavo nella sua persona…» (Ms A 16v°).

Quando da adolescente però decise di andare in pellegrinaggio a Roma con il papà Luigi per chiedere al Papa il permesso di entrare al Carmelo, si convinse nel viaggio di andata e di ritorno, che doveva dedicarsi molto a pregare per i sacerdoti. «… Ah! In Italia ho capito la mia vocazione: non era un andare troppo lontano per avere una conoscenza così utile… Per un mese ho vissuto con molti sacerdoti santi e ho capito che, se la loro sublime dignità li innalza al di sopra degli angeli, ciò non toglie che siano uomini deboli e fragili» (Ms A 56r°). È in quel momento che la santa si sentì chiamata a diventare «apostola degli apostoli» dichiarando alla vigilia della sua professione di essere entrata al Carmelo «per salvare le anime, e soprattutto a pregare per i sacerdoti”…» (Ms A 69).

Che cosa ferisce di più Teresa guardando alcuni sacerdoti? Non è il loro comportamento morale o il modo di vestire o di parlare. Lei soffriva che questi fratelli non vivessero l’amore verso il suo Gesù in modo esclusivo e totalizzante. Alla sorella scrive: «Celina diletta, è sempre la stessa cosa che ho da dirti. Preghiamo per i sacerdoti! Ogni giorno mostra quanto siano rari gli amici di Gesù… Mi sembra che ciò che gli deve costare di più sia l’ingratitudine, soprattutto vedendo le anime che gli sono consacrate dare ad altri quel cuore che gli appartiene in modo così assoluto… (LT 122).

Ma nel giorno della sua professione Teresa chiese anche un’altra grazia: voleva almeno un sacerdote come «fratello» era un sogno che aveva ereditato dai genitori che desideravano un figlio presbitero. Così un giorno la Priora le chiese di occuparsi spiritualmente di due di loro che si erano rivolti al Carmelo per chiedere aiuto e sostegno. Iniziò così per Teresa un capitolo nuovo nella sua esperienza spirituale. Ella lo chiama: «la storia dei miei fratelli che occupano ora un posto così grande nella mia vita», documentato da circa 17 lettere, piene di tenerezza, che ella spedì a questi «fratelli spirituali» partecipando loro tutti i segreti della sua anima e della sua piccola via.

Queste lettere sono meravigliose. È difficile commentarle. Teresa si preoccupa soprattutto di trasmettere loro il senso profondo di quell’esperienza di comunione che viene loro donata. Al Padre Roulland, che sta per partire missionario, scrive: «Mentre io traverserò il mare in sua compagnia, lei resterà accanto a me, ben nascosto nella nostra povera cella» (LT 193). E ancora: «Lavoriamo assieme alla salvezza delle anime! Non abbiamo che l’unico giorno di questa vita per salvarle e offrire così al Signore la prova del nostro amore» (LT 213).

Al Rev. Bellière annuncia che il loro legame è tale da superare anche la morte, che ormai sente prossima: «Se Gesù realizzerà i miei presentimenti, le prometto di restare anche lassù la sua piccola sorella. La nostra unione invece di essere spezzata diventerà allora più intima: non ci sarà più clausura, non ci saranno più grate e la mia anima potrà volare con lei nelle missioni lontane. I nostri ruoli resteranno gli stessi: a lei le armi apostoliche, a me la preghiera e l’amore…» (LT 220).

La sua non è solo un’amicizia affettiva, Teresa alla sua età si preoccupa con cuore di madre di dare indicazioni precise: «Al di fuori dell’amabile volontà di Dio non faremo nulla, né per Gesù né per le anime» (LT 201), scrive a P. Roulland che comincia a dibattersi nelle prime difficoltà con i suoi superiori. «Caro piccolo fratello, nel momento di apparire davanti al Buon Dio, comprendo più che mai che c’è una sola cosa necessaria: lavorare unicamente per lui e non fare nulla né per sé né per le creature» (LT 244), spiega al Bellière.

Nel mese di agosto, l’ultimo della sua vita cerca anche di offrire le sue sofferenze e le sue preghiere per Padre Giacinto Loyson, ex Provinciale dei Carmelitani, che percorre la Francia annunciando la sua ribellione alla Chiesa. Teresa annota dolorosamente: «Come è poco amato il buon Dio, sulla terra!… anche dai sacerdoti e dai religiosi… No, il buon Dio non è amato molto…» (UC 7.8.1). Per lui Teresa offre l’ultima Comunione il 19 agosto 1897.

A Don Bellière invia l’ultima immagine da lei dipinta con la dicitura: «Io non posso temere un Dio che per me si è fatto così piccolo!… Io l’amo… Egli non è che amore e misericordia» e sul verso scrive come testamento questa dedica: «Ultimo ricordo di un’anima sorella della sua». Voleva confortare un giovane sacerdote, appassionato ma ancora incerto nell’amore del suo Dio.

Da Teresa possiamo imparare tantissimo. Se la comunione non comincia dal desiderare la santità di questi fratelli e adoperarci per fare la nostra parte, come si può realizzare la comunione ecclesiale?


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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