14 Luglio 2022

Chi ha paura delle donne nella Chiesa?

Molti preti hanno arricciato il naso alla notizia della nomina di tre donne da parte di Papa Francesco come membri del Dicastero per i vescovi. La notizia si è concretizzata nella scelta di suor Raffaella Petrini, suor Yvonne Reungoat e Maria Lia Zervino. Dovranno occuparsi insieme agli altri della selezione e della nomina di vescovi e amministratori apostolici, di vigilare sul governo delle diocesi e di organizza le visite ad limina, i viaggi che i vescovi di tutto il mondo devono compiere ogni 5 anni a Roma per rendere conto alla Santa Sede dello stato della loro diocesi.

Non comprendo il disagio di alcuni rispetto a questa scelta eppure i tanti sacerdoti conosciuti in questi anni hanno sempre sottolineato che nella loro formazione grande importanza hanno avuto le suore o le consacrate che si sono occupate della loro formazione scolastica o piuttosto li hanno aiutati a studiare in seminario o gli hanno preparato il corredo per la Prima Messa; spose che hanno provveduto con amore materno ai loro bisogni materiali o che si sono fatti presenti con un dolce, un libro, una cena. E queste attenzioni squisitamente femminili e materne li hanno fatti sentire custoditi nella loro vocazione. 

Di cosa dunque abbiamo paura nel caso specifico di questo aspetto della riforma della Curia prevista con la nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium? Non mi aspetto risposte del tipo “la tradizione apostolica” è maschile o “è il primo passo verso il sacerdozio femminile” perché credo fermamente che siamo fuori strada. Ciò che lo sguardo femminile, quando chiaramente non è inficiato da femminismo o dal desiderio di potere (il che rappresenterebbe certamente un problema!), può donare al lavoro e al cammino ecclesiale è infinitamente grande. Se una donna, adulta nella fede, è chiamata insieme ad altri fratelli a scelte importanti lei lo farà con la sua sensibilità femminile fatta di cura dei particolari, di preoccupazione materna, di visione integrale dell’altro. Sono certa che offriranno elementi di riflessione inediti e nuovi che saranno molto utili. Così come accade nei grandi seggi così dovrebbe essere anche nelle diocesi e nelle parrocchie in uno spirito di reciproco desiderio di costruire il Regno di Dio.

Buon lavoro, dunque, a suor Raffaella Petrini, già segretaria generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; suor Yvonne Reungoat, superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Maria Lia Zervino, presidente dell’Unione mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche. Siate come Maria nella sera di Pentecoste: madri che accompagnano i loro figli con la certezza nel cuore che il Risorto affida loro un grande compito.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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