10 Dicembre 2022

Preservativi gratis: la rivoluzione della non responsabilità

“In farmacia il preservativo sarà gratuito per la fascia 18-25 anni. Iniziamo il primo gennaio. Si tratta di una piccola rivoluzione per la prevenzione”, ha affermato il capo dello Stato transalpino Macron durante una trasferta a Poitiers. Qual è la situazione invece nel nostro Paese? In Italia si preferisce demandare alle singole Regioni. Sarebbero sei quelle che hanno approvato contraccettivi gratuiti per i giovani. La prima è stata la Puglia, nel 2008 con la distribuzione di pillole a basso dosaggio, cerotto transdermico e anello vaginale per le donne sotto i 24 anni e quelli esenti da ticket. Le altre cinque Regioni invece dal 2018 hanno reso gratuiti i preservativi maschili: Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Marche e Lombardia. Per ottenere i preservativi occorre rivolgersi ai consultori e molti lamentano che negli ultimi anni sono stati depotenziati e spesso non sono in grado di gestire con celerità le “richieste”.

In soldoni ecco ciò che siamo in grado di offrire ai nostri giovani: preservativi gratuiti e basta. Altro che rivoluzione della prevenzione caro Macron. Questa è la disfatta di una società e di un mondo adulto che dietro al paravento della responsabilità e della prevenzione nelle malattie sessualmente trasmissibili dice ai giovani: “Affari vostri, io vi avevo avvisato…” e comodamente ritorna alle sue occupazioni.

Non c’è nulla di che rallegrarsi. Al contrario dovremmo chiederci come mondo degli adulti deputati ad accompagnare i giovani alla felicità piena: cosa offriamo loro per raggiungere il piacere nella sua pienezza? Un pacchetto di palloncini gonfiabili? E come accompagniamo questo gesto? Con le istruzioni d’uso? Molti genitori ed educatori scelgono il silenzio. Per tanti motivi: alcuni non vogliono sapere; altri si limitano a fare i farmacisti di turno (cioè tra loro ed un addetto in una farmacia non c’è differenza); altri danno delle fredde diritte imbarazzate o sperano che la Scuola supplisca in qualche modo. Qualcuno osa anche vantarsi perché in casa propria si parla liberamente delle esperienze sessuali dei figli ma più per convincersi di essere una famiglia moderna piuttosto che per una reale preoccupazione.

La vera domanda è invece un’altra: che idea abbiamo di educazione affettiva e sessuale noi genitori? Perché se pensiamo di dare risposte ai nostri figli da specialisti, medici o preti sul sesso e metterci con la coscienza a posto, sbagliamo di grosso. L’educazione affettiva e sessuale passa attraverso i gesti più che attraverso le parole. E comincia dalla nascita. Si sviluppa in casa. È nel modo in cui bacio o abbraccio mio marito e poi mio figlio, è nel tempo che mi fermo a condividere con lui mentre facciamo un dolce insieme o andiamo a fare una passeggiata. È uscire fuori dalle proprie categorie per accogliere la novità che ogni figlio reca in sé e con sé. È la faticosa opera di creare un clima di fiducia, senza mai essere di sterile complicità, che permette ad un figlio di sentirsi libero di parlare e di esprimere anche i suoi dubbi. Insomma l’educazione affettiva e sessuale si vive nel quotidiano. Ed è innanzitutto questione di amare e sentirsi amato, accolto in totalità, di vivere sul serio quegli impegni che scaturiscono dall’amore.

È la faticosa arte di starci, di essere luce. È vero spesso non siamo capaci, siamo inadatti, abbiamo noi stessi delle ferite. Ma i figli non ci chiedono di essere perfetti o specialisti o distributori automatici di preservativi. Ci chiedono di testimoniare un amore per cui vale la pena vivere e anche morire, di essere aiutati a capire qual è la propria missione e la propria vocazione nel mondo. Insomma, di diventare se stessi per essere capaci di entrare in relazione con gli altri. Mi sembra qualcosa di leggermente più importante dei preservativi gratis. È la rivoluzione del farsi carico della vita degli altri. L’unica che può garantire un mondo migliore.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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