22 Dicembre 2022

Una famiglia beata: presto tutti santi d’amore

Nei Decreti promulgati sabato 17 dicembre da Papa Francesco, riguardanti dieci prossimi beati, ci sono Józef, Wiktoria Ulma e i rispettivi sei figli, più̀ il settimo nel grembo della madre, massacrati dai nazisti nel villaggio di Markowa in Polonia, vicino alla frontiera con l’Ucraina, per aver nascosto per più di un anno e mezzo otto ebrei nella loro casa.

Questa grande storia d’amore e di santità è stata vissuta agli inizi del Novecento. Esattamente nel 1935 Józef e Wiktoria si sposarono. Entrambi erano stati educati in una famiglia molto credente. Crebbero in un clima di fede e di amore verso i sacramenti e verso i fratelli più bisognosi. In nove anni di matrimonio ebbero sei figli che “educarono saggiamente in uno spirito di fede e amore”, dichiara il postulatore don Witold Burda, “una quotidiana fedeltà ai due più̀ grandi comandamenti: quello dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo”. In famiglia la fede era al centro di tutto. Ogni domenica si partecipava a Messa e ogni giorno in casa si pregava insieme ai figli. Anche la carità verso il prossimo era molto importante tanto che non esitarono ad accogliere nella loro casa otto ebrei che cercavano di sfuggire alla persecuzione dei nazisti. Nella primavera del 1944 Wiktoria era in attesa del settimo figlio ed era anche avanzata nella gravidanza quando, all’alba del 24 marzo, tutta la famiglia fu fucilata per aver violato il divieto di ospitare ebrei.

Un martirio d’amore per gli Ulma e i loro figli, compreso quello nel grembo materno per il quale si parla di battesimo di sangue. Anche lui può essere in virtù di questo, considerato martire per la fede di Cristo. Ed è molto bello se pensiamo alla dignità della vita nel grembo. “Già le prime ore dopo la fucilazione dei servi di Dio, questa morte era considerata dal popolo come un martirio”. La gente che raccontava questa tragica vicenda ne parlava con “grande stima e rispetto” e sin da subito è partita questa fama spontanea. “Diversi anni fa un amico di Józef si era ammalato e recandosi alla tomba degli Ulma chiese la loro intercessione affinché guarisse”. Una grazia che poi è avvenuta.

Da allora la storia e la devozione alla famiglia Ulma continua a crescere non solo in Polonia ma in tutto il mondo. Nel 2016, infatti, a Markowa è stato inaugurato un museo dedicato ai polacchi che salvarono gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale. “Questo fu intitolato alla famiglia Ulma e nei primi tre anni è stato visitato da circa 50 mila persone”, inoltre sono tanti pellegrini che ogni anno si fermano ad onorare la loro tomba, questo perché loro rappresentano per tanti fedeli “un modello di coniugi amorevoli che hanno costruito la loro vita insieme su solide basi di fede”.

Credo, alla vigilia del Santo Natale, tra le luci e l’abbondanza che spesso coprono il significato autentico di questa solennità, che sia molto significativa la testimonianza di questa famiglia. Ci ricorda che la fede non solo è essenziale nella nostra vita ma che deve essere pronta a dare la vita, a consegnarla, a donarla per amore. Spero che tante famiglie si riscaldino al fuoco di questo amore, come mi sono sentita io, ascoltando la loro storia di santità.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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