25 Febbraio 2023

Grazie prof. Grygiel per la sua vita donata per il matrimonio e la famiglia

Nel giorno delle Ceneri è nato al Cielo all’età di 88 anni Stanislaw Grygiel, docente emerito di Antropologia filosofica e primo direttore della Cattedra Karol Wojtyla al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Non l’ho conosciuto personalmente, anche se leggendo tanti suoi articoli e libri e partecipando a Convegni in cui lui era uno dei relatori, mi sembra una persona cara. Credo che il suo pensiero e la sua testimonianza siano stati un grande dono per la Chiesa tutta. Grande amico di Giovanni Paolo II fin dalla gioventù, con sua moglie Ludmila ha molto lavorato con lui per promuovere gli studi sul matrimonio.

È stato proprio il professore Grygiel a raccontare come nacque l’amicizia con san Giovanni Paolo II. “Avvenne sul finire del 1958. Domandai all’allora giovane professore, appena nominato vescovo ausiliare di Cracovia, di accogliermi nel suo seminario per i dottorandi che egli dirigeva all’Università Cattolica di Lublino. Dopo una breve discussione, cambiò il mio progetto di scrivere la tesi sulla filosofia della dignità dell’uomo nelle opere di Albert Camus. Propose invece una comune meditazione sulla filosofia di Jean-Paul Sartre, dal momento che – diceva – questa filosofia avrebbe aiutato i marxisti a capire il loro errore antropologico, la negazione della libertà, e aiutato noi a prepararci ad affrontare la laicizzazione incalzante”. Un particolare che sembra irrilevante eppure così prezioso perché getta una luce significativa sul pensiero profetico del futuro Papa.

“Se dovessi rispondere alla domanda di che cosa sono debitore al professore Karol Wojtyła, risponderei” scrisse Grygiel ricordando quegli anni “Gli devo soprattutto la convinzione e la sicurezza che la filosofia è un’azione dell’uomo così importante e così grave che chi la rende un gioco scherza con il fuoco pericoloso per sé stesso e per l’ambiente. Il fuoco tempra, ma trattato con spensieratezza lascia soltanto rovine e riduce tutto in cenere. Non si scherza impunemente con la verità e con il senso dell’uomo e dell’universo in cui gli è stato dato di vivere”.

E proprio in sintonia con quell’amico speciale, che nel 1981 lo chiamò a Roma per condividere il sogno di un’istituzione accademica che valorizzasse l’amore umano così come era stato pensato nel progetto di Dio, il professore Stanislaw Grygiel annunciava nelle sue lezioni, nei suoi libri che la verità non è né una formula da inventare o da ripetere, né un oggetto da manipolare, ma una persona da amare ed adorare: Cristo Gesù. Il cuore della sua proposta educativa farcita anche da tanta bellezza poetica, era appunto questo amore capace di formare e generare persone che a loro volta generavano all’amore divino.

Suoi compagni di viaggio il cardinale Carlo Caffarra, il cardinale Angelo Scola, Gianfranco Zuanazzi, Anna Cappella, Ramon De Haro e soprattutto la moglie Ludmila, profondamente amata. A lei aveva dedicato un saggio bellissimo sul femminile nella Chiesa: “Dolce e cara guida”, prendendo spunto dalle parole di Dante, testo in cui Stanislaw Grygiel vede nel genio femminile una stella polare per orientare il cammino della vita e della Chiesa nella complementarietà con il maschile.

Nell’omelia delle sue esequie, il prof. Livio Melina, con il quale ha condiviso l’esperienza accademica dell’Istituto Giovanni Paolo II, si è rivolto all’amico di sempre: “Carissimo Stanisław, la tua vita è stata piena di amore e di persone. Tu ci hai testimoniato però che ogni incontro con le persone è sempre l’invito ad un pellegrinaggio verso il sacro, che l’altro porta dentro di sé, e che solo così quell’incontro può condurre anche alla scoperta del sacro che ciascuno di noi porta dentro di sé. Ciò richiede una conversione: rinunciare all’esistenza inautentica del calcolo e del possesso, per aprirsi al dono e alla comunione. […] Ora, caro Stanisław, il tuo pellegrinaggio si è concluso, mentre il nostro continua. Ora tu sei arrivato alla mèta e contempli faccia a faccia il mistero che hai sempre cercato e tanto amato: contempli il Volto di Cristo e nel suo Volto ritrovi anche i nostri volti, in quella communio personarum, che, iniziata nel tempo, continua e trova la sua perfezione nell’eternità”. E ringraziamo anche noi il buon Dio per persone come il professore Grygiel che hanno acceso il fuoco dell’amore per il matrimonio e la famiglia anche nel nostro cuore. 


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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