“I cristiani non si fidino di superstizioni e oroscopi: il monito di Papa Francesco”

Papa Francesco - L'esperienza della morte in famiglia

(Foto: giulio napolitano - Shutterstock.com)

No a oroscopi e superstizioni: questo il monito fermo e deciso di Papa Francesco. Più volte il Santo Padre ha messo in guardia i cristiani da tutto ciò che è incompatibile con la fede in Gesù, figlio di Dio, e con il suo Vangelo. L’ultima volta lo ha fatto durante l’Angelus di domenica 3 luglio.

Durante l’Angelus di domenica 3 luglio il pontefice ha ribadito un concetto già espresso in altre occasioni: “oroscopi e cartomanti non sono da cristiani”. Inoltre, spontaneamente, senza leggere il testo preparato, ha detto a braccio: “Tanti, tanti cristiani vanno a farsi leggere le mani: per favore…

Un profeta, per il Santo Padre, non è chi ti legge il futuro in una mano o nel fondo di una tazzina, ma chi annuncia la presenza dello Spirito Santo: “(il profeta) c’è chi lo immagina come una sorta di mago che predice il futuro” ma “questa è un’idea superstiziosa”. “Il cristiano non crede alle superstizioni, come la magia, le carte, gli oroscopi o cose simili”. 

Anche in passato Francesco aveva affermato: “Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo”. E se un cristiano si lascia influenzare da questo tipo di cose “vuol dire che la fede non è tanto forte”, faceva notare.

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Nel recente viaggio in Africa, il Papa ha affrontato il problema della stregoneria, esortando i ragazzi della Repubblica Democratica del Congo a stare lontani dalla droga ma anche dalla “dipendenza dall’occultismo e dalla stregoneria, che rinchiudono nei morsi della paura, della vendetta e della rabbia. Per favore, non lasciatevi affascinare da falsi paradisi egoisti, costruiti sull’apparenza, su guadagni facili o su religiosità distorte”.

All’Angelus della scorsa domenica, in linea con questi avvertimenti già offerti durante il suo pontificato, il Papa ha ribadito che dobbiamo essere tutti profeti “in forza del Battesimo”; e ha invitato ad aiutare gli altri a “leggere il presente sotto l’azione dello Spirito Santo”.Francesco sostiene sia importante “leggere il presente non come una cronaca, ma sotto l’azione dello Spirito Santo, che aiuta a comprendere i progetti di Dio e corrispondervi. In altre parole, il profeta è colui che indica agli altri Gesù, che lo testimonia, che aiuta a vivere l’oggi e a costruire il domani secondo i suoi disegni”.




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