GMG – Lisbona 2023 - Cronaca di un viaggio pieno di attese e di speranza

GMG Lisbona. Il giorno della partenza

a cura di Lucia Odierna

Trentatré giovani della Fraternità di Emmaus, un movimento nato negli anni ’90 dal cuore sacerdotale e paterno di don Silvio Longobardi, partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona insieme ad altri giovani della diocesi di Nocera Sarno. Un percorso che sarà raccontato tra le pagine di questo blog ogni giorno. Per lasciarsi attirare dall’entusiasmo dei giovani…

Nocera, 9:30 del mattino. Il sole è caldo, il cuore trepidante, le auto sfrecciano distratte lungo la carreggiata, ma qui a due passi dalla mezzeria l’aria è frizzante, i minuti carichi di attese. I giovani giungono a frotte tra risa, scherzi, magliette colorate, abbracci, canti. Nessuno può resistere al profumo dei giovani, li guardi e ci resti secco perché la spensieratezza, il desiderio di vivere si attaccano addosso. Sono i giovani i veri missionari del vangelo della vita e della gioia. Starei ore a guardarli, solo a guardare, ascoltare e ringraziare Dio per tanta bellezza.

La partecipazione alla Giornata rappresenta solo l’epilogo di un cammino iniziato già da tempo. Tanti sono stati i preparativi, gli incontri, i confronti, le testimonianze, le condivisioni cariche di attese ed anche di timori e paure.

Sono partiti il 31 Luglio, 33 giovani della Fraternità di Emmaus insieme a tanti altri giovani della Diocesi di Nocera-Sarno, guidati da don Giuseppe Pironti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile, per prendere parte alla GMG di Lisbona. Nel pullman in viaggio verso Civitavecchia hanno conosciuto la delegazione di giovani della Diocesi di Teggiano-Policastro, ciascuno ha potuto raccontarsi all’altro ed iniziare a gustare quel clima di condivisione e fraternità che dal 1986, da Karol Wojtyla a Bergoglio accompagna le Giornate Mondiali della Gioventù.

A sera, dopo la toccante celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Battaglia, sospinti dal suo invito a farsi dono per gli altri abbiamo chiesto ad alcuni giovani di raccontare cosa li ha spinti a mettersi in cammino.

“Per me è la seconda esperienza – spiega Maria -. La prima a Cracovia nel 2016. Quest’anno però è diversa, sono più consapevole. Desidero lasciarmi condurre dall’amore di Dio e vivere un nuovo incontro. Attendo parole nuove”.

“Dalla GMG ci aspettiamo divertimento, nuove conoscenze, comunione e spensieratezza, ma anche tante emozioni, e una riscoperta di noi stessi e della fede” dicono Rosario e Francesco. Per loro la GMG è una tappa del cammino verso la Confermazione.

“Siamo molto emozionate per questa nuova esperienza. Speriamo che in questo viaggio potremo confrontarci con giovani della nostra età e di altre nazioni anche per ritrovarci a condividere la stessa fede” concludono Paola ed Anastasia, provenienti dalla Sicilia, accompagnate da padre Frank Aime.

To be continued




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