GMG – Lisbona 2023 - Cronaca di un viaggio pieno di attese e di speranza

GMG 2023: il Pozzo di Giacobbe

a cura di Lucia Odierna

Lisbona, il dono dell’amicizia e dell’ospitalità raccontato dai giovani della Fraternità di Emmaus. L’arrivo nella città portoghese profuma di “famiglia”. Sbarcare in un paese nuovo ed essere accolti con tutto l’amore che solo una famiglia può donare. Cronaca di giorni di luce.

“Se dovessero chiedermi di spiegare cos’è la gratuità racconterei di quando Daniel, Lisa e la loro figlia tredicenne Yasmine sono venuti a prendere me ed Annachiara per ospitarci nella loro casa. Sorrisi rassicuranti, gli occhi di chi desidera farsi prossimo senza volere nulla in cambio”. Continua così il racconto di Sara: “I miei genitori accolgono nella nostra casa, un’Oasi della Fraternità di Emmaus, bambini in difficoltà. So cosa significa accogliere, so cosa è la gratuità eppure a Mafra, cittadina in cui sono ospitata in questi giorni della GMG, ho capito cosa genera nel cuore di chi viene accolto il dono dell’accoglienza da parte di una famiglia”. 

Al racconto di Sara si aggiunge quello di Annachiara, amiche da sempre: “Siamo arrivate stanchissime dopo un lungo viaggio di almeno 24 ore in nave a cui si sono aggiunte altre 15 ore in pullman. Al nostro arrivo i nostri nuovi amici, fino ad un attimo prima, dei perfetti sconosciuti erano già lì ad attenderci. Senza aver fatto nulla per meritarlo abbiamo ricevuto il centuplo. Eravamo stanche, ci è stato dato il letto più comodo di sempre; affamate ed ogni ben di Dio era già pronto in tavola. Si sono offerti di lavare e stirare i nostri vestiti sporchi e sudati. Come potremo mai ringraziare per tutto questo?”.

Sara ed Annachiara, rispettivamente 18 e 17 anni, riferiscono di non riuscire a trovare le parole adatte per esprimere cosa hanno provato, è l’esperienza del pozzo di Giacobbe, è quanto è accaduto alla Samaritana all’incontro con Gesù. Al pozzo viene dato da bere, nascono nuovi intrecci d’amore. Il sincero stupore che hanno provato è il sentire di chi ha compreso che la comunione non nasce da legami di sangue ma dalla fede che ci permette di riconoscere in ogni persona un fratello da accogliere. 

Daniel, Lisa e Yasmine hanno generato un nuovo amore, la loro esperienza insieme a quella di tante altre famiglie che hanno aperto le porte della propria casa ricordano a ciascuno di noi la promessa di Gesù nel Vangelo di Matteo: Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più  piccoli, l’avete fatto a me.




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.