16 Ottobre 2023

“Qui si fa la volontà di Dio, come vuole Dio, e per tutto il tempo che vuole Dio”

Sorridendo penso spesso che il buon Dio nella sua infinità creatività dia a ciascuna famiglia una mappa della felicità ma spesso non ne abbiamo contezza. Dove si custodisce questa mappa? Nei nostri nomi. Nel nome che ciascuno ha ricevuto alla nascita e poi nel battesimo rinnovato, noi troviamo la vita dei santi di cui portiamo il nome. Esempi luminosi di vita e di santità. Per esempio, nella nostra famiglia abbiamo: san Gerardo Maiella, San Luca Apostolo, San Giovanni Battista. E nella vostra? Invocate i “vostri santi” nella preghiera familiare? Approfondite la vita di questi innamorati di Dio?

Oggi il nostro sguardo è rapito dalla testimonianza di san Gerardo Maiella, un giovane intraprendente che a venti anni scappa di casa seguendo la colonna dei padri Redentoristi che tornavano a Materdomini, dopo aver predicato una missione al suo paese in Basilicata. Per la sua salute cagionevole, i padri cercarono in tutti i modi di dissuaderlo ma non ci fu niente da fare tanto che il superiore della missione lo invia alla casa di Deliceto con una lettera indirizzata al superiore del convento con su scritto “Ti mando un uomo inutile”. Inutile davanti agli uomini ma utilissimo a Dio.

Quel giovane magro e malaticcio divenne uno dei più grandi apostoli del Vangelo. Con il suo sorriso e la sua fiducia nella Provvidenza allestì una mensa per i poveri, si prodigò con gli ammalati in diverse case nelle campagne, portò il Vangelo dove non era mai entrato. L’obbedienza era la sua parola d’ordine. Un giorno mentre era in giro per la questua, poiché la salute continuava a tormentarlo per le continue emottisi, scrive al padre superiore e, naturalmente, questi gli dice di tornare al convento. Ormai, Gerardo è fisicamente distrutto. “Padre mio – dice al superiore – non vi dovete rammaricare per la mia salute. Se mi sono ridotto così non è stato perché ho fatto l’ubbidienza agli ordini di Vostra Reverenza, ma perché è la volontà del mio caro Dio. E voi non sapete quanto è grande il mio desiderio di unirmi a Lui. Sorretto dai confratelli raggiunge la sua cella per mettersi a letto. Su questo letto, esclama, ora mi figurerò di stendermi ed essere inchiodato sulla croce e fare la volontà di Dio”.

Sulla porta fa scrivere: “Qui si fa la volontà di Dio, come vuole Dio, e per tutto il tempo che vuole Dio”. Cone sarebbe bello se potessimo scriverlo sulle porte delle nostre case!  Sono gli ultimi giorni della sua vita. Gerardo patisce tanto. Tutto sembra avviato alla fine. Gli viene somministrata l’estrema unzione. Ma ecco sopraggiungere un colpo di scena. Gli giunge una lettera del padre spirituale che gli ordina di non sputare più sangue. “E allora che pensi di fare? Gli chiedono”. “Ubbidire, naturalmente!”. E, rivolgendosi al fratello infermiere, gli chiede la cortesia di portar via la sputacchiera. Come per incanto, cessano le emottisi. Gli fanno intendere che l’intenzione del suo direttore è quella che lui guarisse del tutto. “Sì, sì padre, ho capito. Io voglio obbedire sempre e in tutto”.

L’indomani, il medico con sua grande meraviglia non trova più il malato nella sua cella! Sente un festoso richiamo in fondo al corridoio. E Gerardo che mangia allegramente una pesca…. Questo caro Dio sta proprio giocando all’Amore, invaghito della candida obbedienza del suo Gerardo che vuole rendere vistosa fino alla fine… È tuttavia, solo un gioco. Fratel Gerardo confida a un amico che tanto si rallegra nel vederlo guarito: “Devi sapere che dovevo morire proprio il giorno 8 settembre per andare a godermi in Paradiso la festa della Madonnina di Materdomini; ma il Signore mi ha voluto concedere altri pochi giorni di vita”. E così è.

Il 16 ottobre 1755 varca la soglia del Paradiso. “Il giorno si è concluso ed è tempo che io intraprenda il viaggio verso l’eterno mare. Colui che ho amato, Colui che ho atteso, Colui che ho desiderato, eccolo, viene. A velo scoperto lo vedrò. Faccia a faccia lo vedrò” cantiamo oggi nella sua festa.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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