NATALE “Culle per la vita”: il Natale ci aiuti a vedere in ogni bimbo un dono per tutti Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 24 Dicembre 2024 Nessun commento su “Culle per la vita”: il Natale ci aiuti a vedere in ogni bimbo un dono per tutti di PUNTO FAMIGLIA Una mangiatoia è stata la culla del Signore, in una stalla. Tutti conosciamo la storia. Tutti sappiamo che Gesù è nato povero, da genitori poveri, in terra straniera. La sua vita terrena si è aperta tra tante difficoltà. In questo giorno, non dimentichiamo i tanti operatori che si impegnano a salvare i più piccoli e le tante mamme che, con coraggio, danno una seconda possibilità ai figli, utilizzando le “culle per la vita”. Dio si è fatto uomo, anche se è più corretto dire che, prima di tutto, si è fatto bambino. A Natale ricordiamo che il Signore ha assunto su di sé tutte le condizioni della vita umana: ha abitato un grembo, è venuto alla luce emettendo vagiti e si è consegnato all’umanità nella piccolezza di un fanciullo. In questi giorni di festa e di preghiera, noi di Punto famiglia vorremmo dedicare un’attenzione particolare a tutti coloro che si adoperano perché ogni vita umana sia tutelata e accolta. Vogliamo parlarvi della bella realtà, forse poco conosciuta, delle “culle per la vita”. Nel sito www.culleperlavita.it scopriamo che: “La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita. In luogo facilmente raggiungibile, garantisce l’anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h 24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino”. Breve storia della “culla per la vita” Nel sito già citato sopra, leggiamo che la prima “ruota degli esposti” comparve alla fine del XII secolo – nel 1188 – nell’ospedale dei Canonici di Marsiglia (Francia). Veniva posizionato un cilindro di legno, che ruotava su un perno. La donna o chi per lei metteva il bambino, poi, dall’altra parte, una persona lo accoglieva. Un campanello suonava, per avvertire che era stato lasciato un bimbo. La persona addetta all’accettazione, allora, faceva girare l’apertura e prendeva il piccolo o la piccola che vi erano stati adagiati. Leggi anche: Papa Francesco: nella genealogia di Gesù, per la prima volta, nomi di donne Tempo dopo, anche l’ospedale di Santo Spirito in Sassia a Roma si attrezzò e iniziò ad offrire questa possibilità. Da allora, fino alla seconda metà dell’800, le ruote furono molto utilizzate e arrivarono addirittura ad essere 1200 circa in tutta Italia. Purtroppo, però, questo prezioso strumento fu messo in discussione e, nonostante avesse salvato migliaia di vite, fu abolito. Nel 1867 chiuse la prima ruota degli esposti in Italia, a Ferrara. Nel 1923 tutte le ruote rimaste furono ufficialmente chiuse: non fu più possibile affidare un bambino alle cure di un ospedale in anonimato. Le culle per la vita oggi Bisognerà attendere il 1992 per tornare a parlare di qualcosa di simile, grazie al Dott. Giuseppe Garrone, fondatore del Movimento per la Vita di Casale Monferrato. Fu lui a introdurre il “cassonetto per la vita”. Oggi le culle per la Vita sono strumenti utilissimi e a disposizione di chiunque. In questi giorni, in cui ricordiamo un Dio-bambino, che ha sperimentato la precarietà, vogliamo essere accanto a quanti si adoperano perché a nessun piccolo manchino braccia accoglienti e latte a volontà. E ci rivolgiamo con affetto a tutte le mamme coraggiose che, pur in mezzo a tante difficoltà, donano ai propri figli una seconda possibilità. Trova la culla più vicina a te su questo sito: Dove sono | Culle per la Vita Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag bambini, Culla per la Vita, Dono, Gesù, MANGIATOIA, Natale, NEONATI, RAGAZZE MADRI, salvezza ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Sia benedetta ogni maternità”: storie vere che danno speranza Pellegrini sin dal grembo materno. Il Giubileo come tempo per favorire la vita Il Giubileo con “i santi per la vita”. Proposta di un itinerario concreto Come posso sapere se sto facendo la mia volontà o la volontà di Dio? Acutis e Frassati: due raggi dello stesso sole. 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