Aborto Aborto, nello Utah è ora obbligatorio anestetizzare i bambini uccisi dopo la ventesima settimana Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 5 Aprile 2016 Nessun commento su Aborto, nello Utah è ora obbligatorio anestetizzare i bambini uccisi dopo la ventesima settimana di Gabriele Soliani In America comincia a scricchiolare l’impianto sull’aborto: il governatore repubblicano dello Stato dello Utah ha approvato una legge che obbliga ad anestetizzare i bambini uccisi con l’aborto dopo la ventesima settimana. Negli Stati Uniti, nonostante anni di aborto e cifre da capogiro di bambini soppressi, si ritorna a discutere di aborto tardivo cioè dopo la 20esima settimana, che è ammesso con il lugubre nome di “aborto a nascita parziale” Ne hanno parlato il Congresso e il Senato votando per il suo divieto, ma, nonostante questo, il presidente Obama e il Partito Democratico hanno opposto una netta e totale resistenza. Il nodo è concedere la somministrazione di un sedativo al feto prima dell’operazione per l’interruzione di gravidanza. Nello Stato dello Utah, primo negli USA, è stata approvata una legge che obbliga ad anestetizzare i bambini uccisi con l’aborto dopo la ventesima settimana. Lo scorso 28 marzo il governatore repubblicano Gary Herbert ha firmato la nuova norma. Fino a questo momento era la donna a scegliere se avvalersi dell’anestesia per il figlio oppure no. Obama, ormai prossimo alla fine del suo mandato, vuole bloccare anche questa possibilità perché sa bene che se viene concesso anche un minimo diritto al nascituro cade tutto l’impianto ideologico dell’aborto. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag aborto, Barack Obama, Gary Herbert, Stati Uniti ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco, a Venezia: “Bisogna essere preparati alle sorprese di Dio” Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale