Gender No alla procreazione assistita per le coppie gay Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 20 Giugno 2019 Nessun commento su No alla procreazione assistita per le coppie gay a cura della Redazione Due giorni fa la Corte Costituzionale si è riunita in camera di consiglio e ha deliberato che le coppie omosessuali, così come prescritto dalla legge 40, non possono accedere alla fecondazione artificiale. Quel divieto non è costituzionalmente illegittimo. La Corte Costituzionale ha esaminato le questioni sollevate dai Tribunali di Pordenone e di Bolzano sulla legittimità costituzionale della legge 40/04, là dove vieta alle coppie omosessuali di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Al termine della discussione le questioni sono state dichiarate non fondate, e per capirne il motivo bisognerà attendere che sia depositata la sentenza. La Corte, spiega la nota della Consulta, ha ritenuto che le disposizioni censurate non siano in contrasto con i principi costituzionali invocati dai due Tribunali. Esulta il Family Day che attraverso Massimo Gandolfini commenta: “Accogliamo con grande soddisfazione il pronunciamento della Corte Costituzionale che ribadisce un principio di semplice buon senso, ovvero che non esiste un diritto assoluto alla genitorialità e che la prospettiva giuridica non è adulto-centrica, quindi i genitori non hanno diritti ma doveri verso i figli”. “Non sono fondate le questioni sollevate dai tribunali locali sulla legittimità della legge 40 che vieta alle coppie gay di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Come dimostra una vastissima bibliografia scientifica e ribadisce anche il recente documento della Chiesa sul gender Maschio e femmina li creò. il bambino ha diritto a crescere con entrambe le figure genitoriali, padre e madre”. Prosegue Gandolfini: “Restiamo pertanto convinti che programmare un essere umano fin dal concepimento come orfano della madre (tramite utero in affitto) o del padre (tramite eterologa) è un atto di barbaro egoismo che, oltretutto, priva il nascituro del diritto alla conoscenza delle proprie radici”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag gender, Massimo Gandolfini, procreazione assistita ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco A chi fanno paura i volontari della Vita? Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no