Neonati abbandonati Gigli: “promuovere parto in anonimato e culle per la vita” Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 12 Maggio 2015 Nessun commento su Gigli: “promuovere parto in anonimato e culle per la vita” di PUNTO FAMIGLIA Domenica 10 maggio, due neonati sono stati abbandonati: la piccola Maria, nel napoletano, sta bene. Il neonato di La Spezia è stato trovato senza vita. Gigli dichiara: “Serve una legge per il parto in anonimato e l’uso delle culle per la vita”. Nel giorno della festa della mamma, la piccola Maria – il nome scelto per la neonata abbandonata a Calvizzano, in provincia di Napoli – ha resistito al soccorso di due sorelle che passando accanto al cassonetto dei rifiuti hanno udito il suo vagito. Il neonato ritrovato nella piccola cantina nel cuore di Migliarina (La Spezia), invece, non ce l’ha fatta. È stato ritrovato senza vita, dopo le indicazioni date dalla madre stessa, soccorsa in ospedale in stato di shock. Le due vicende ripropongono: «L’urgenza di promuovere nel nostro Paese il parto in anonimato e l’uso delle culle per la vita – dichiara Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la Vita –. Il Movimento, che ha già scritto in tal senso al ministro per la Salute in occasione di altri recenti casi, si farà carico di una proposta di legge finalizzata all’istituzione e valorizzazione delle culle per la vita nei pressi di tutti gli ospedali più importanti». «Nel dibattito in corso in Parlamento sul diritto a conoscere la propria identità biologica – aggiunge il presidente – occorre inoltre che il diritto del bambino sia sempre anteposto ad altre considerazioni, distinguendo il caso dell’adottato o del nato da eterologa, in cui potrà prevalere il diritto alla conoscenza dell’identità biologica, da quello del bambino a rischio di aborto o infanticidio per il quale deve prevalere il diritto alla vita». Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Papa Francesco: “La superbia è un veleno: ne basta una goccia per guastare tutta la vita” Perché alzare la voce contro i volontari per la vita? La “lezione” di Pd e M5s… “Grazie, Karol, perché per me ci sei sempre”: lettera di una giovane a Giovanni Paolo II Dire quello che pensi? Prima pensa a quello che dici. Il consiglio di Papa Francesco Aiutare economicamente le donne per non farle abortire? Per alcuni politici influenzerebbe troppo la scelta… “Dignitas Personae”: la Chiesa ribadisce la sua posizione su fecondazione in vitro e altre questioni etiche Spot di patatine offende l’Eucaristia: censura dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria Papa Francesco all’udienza: “Un cristiano senza coraggio è un cristiano inutile” San Giovanni Paolo II e “La bottega dell’orefice”: meditando sull’amore coniugale Far sentire il battito a una donna che vuole abortire? A Belluno e Torino i medici dicono no