Dopo il Belgio anche la Colombia apre all’eutanasia per i minorenni

Una “morte degna”, così la Corte Costituzionale colombiana ha definito l’eutanasia. Con una sentenza diffusa nei giorni scorsi i magistrati hanno stabilito che anche i minorenni potranno accedervi. Ma se invece di “morte degna” imparassimo a parlare di una “vita degna”?

Dell’eutanasia per i minorenni si era parlato nel 2016 in Belgio. Speravamo che restasse un caso isolato e invece anche la Colombia apre la porta della dolce morte ai minori.

L’eutanasia è legale in Colombia dal 2015 ma era accessibile solo ai maggiorenni. Per i giudici c’era un vuoto normativo nella legge e la Corte costituzionale colombiana ha deciso, con una sentenza diffusa nei giorni scorsi, che anche i minorenni potranno accedere all’eutanasia. Così il vuoto è colmato.

Secondo i magistrati, la morte procurata risparmierebbe ai minori eventuali trattamenti crudeli e disumani. Secondo la Corte, la normativa dovrà soddisfare i requisiti che i giudici costituzionali avevano specificato rendendo legale quella che viene definita una “morte degna”.

Le condizioni fissate dai giudici sono che si tratti di un malato in fase terminale, che abbia espresso il proprio consenso libero, informato e inequivocabile, e che si valuti in modo rigoroso il consenso sostitutivo se il paziente non può esprimerlo. Ma un minorenne ha la capacità, il senso critico e la maturità di decidere se vivere o morire?

I giudici della Corte costituzionale erano stati chiamati a pronunciarsi sul caso di un minorenne affetto da una grave forma di paralisi cerebrale che gli ha aveva procurato molteplici menomazioni fisiche. I suoi genitori avevano chiesto che il suo caso potesse rientrare tra quelli previsti dalla legge sull’eutanasia, che però non prevede il caso di persone che non possono decidere autonomamente per motivi anagrafici.

Nell’attesa del verdetto il giovane era comunque morto per cause naturali. Ora la Corte chiede al Governo che emani entro quattro mesi un regolamento-ponte sul caso specifico dell’eutanasia per i minori e al Parlamento che integri la legge entro un termine massimo di due anni.

Se invece di parlare di una “morte degna” imparassimo a rivalutare il senso di una “vita degna”?




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