Ludopatia

Ludopatia, una malattia che coinvolge circa 1,3 milioni di persone. Attenzione a non sottovalutare il problema!

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di Gabriele Soliani

Si calcola che ogni anno circa 100 miliardi di euro sono spesi in “gioco d’azzardo”. Un problema serio che attanaglia la vita di molte persone riducendo in condizioni di povertà anche intere famiglie.

Sono circa 100 i miliardi che sono stati letteralmente bruciati con il “gioco d’azzardo”. Il fenomeno ha registrato un aumento del 6% rispetto all’anno precedente e per un volume totale di denaro giocato di 101,8 miliardi di euro. Solo 3 anni prima la cifra non superava gli 84,3 miliardi di euro. Questi sono gli ultimi dati disponibili in tema di gioco d’azzardo in Italia, diffusi dal “Libro Blu”, pubblicazione annuale che riporta i dati principali sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia. L’anno di riferimento è il 2017, ma secondo quanto anticipato di recente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la raccolta dei giochi pubblici – ovvero il numero delle puntate registrate in Italia nel corso dell’anno – nel 2018 avrebbe raggiunto i 106,8 miliardi, in aumento di circa il 3% rispetto all’anno precedente. In sostanza è come se ogni italiano scommettesse un totale di 1.780 euro all’anno. In Italia si stima un totale di circa 1,3 milioni di persone “malate di gioco” ma di queste solo poco meno del 10% (circa 12mila) accetta o desidera farsi curare. Non è un’offesa ma chi è un giocatore compulsivo dice proprio che è “una malattia”.

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Numeri imponenti dietro cui si celano tantissimi giocatori occasionali (o comunque semplici appassionati) ma anche un volume sempre più consistente di casi patologici. Le persone affette da “ludopatia” solitamente stabiliscono con il gioco un rapporto esclusivo e altamente coinvolgente. L’elevato livello di eccitazione raggiunto li spinge a trascurare tutto ciò che li circonda: famiglia, affetti e lavoro, con pesanti ricadute non solo dal punto di vista economico. La ludopatia è insomma un pesante problema che non accenna a fermarsi, ed è per questo che il Decreto legge n.87 del 2018 ha introdotto numerose disposizioni di contrasto al gioco d’azzardo (tra le quali il divieto di qualsiasi forma di pubblicità) ed è allo studio un riordino complessivo del settore, volto a definire un quadro di regole chiare che tutelino maggiormente il giocatore.

 Un fenomeno dilagante e sempre più preoccupante che coinvolge anche persone giovani.  C’è un approccio psicoterapeutico al problema le cui principali strategie di trattamento sono: la psicoterapia cognitivo comportamentale, la psicoterapia sistemico relazionale, la psicoterapia psicoanalitica. Ma ci vorrebbe anche una terapia “spirituale” che tocchi le corde più profonde e che porti alla luce i veri “bisogni” della persona. Ci vorrebbe anche un amico come cantava Lucio Dalla e la richiesta fervente al Signore che guarisca la nostra debole volontà e liberi dalle catene.




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