La solitudine è spesso condannata come lo spazio della tristezza e dell’angoscia. Invocata come una condizione negativa dell’esistenza umana; eppure, non sempre è così. Emily Dickinson, in una delle sue bellissime poesie, scrive: “Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte – eppure tutte queste sono folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita”.

La solitudine quando è ricercata e abitata dal desiderio di ascoltarsi e ascoltare Dio che parla è una grande opportunità di verifica ma anche di benessere interiore e di sviluppo della propria intimità. La Settimana Santa ci invita maggiormente ad entrare in questo spazio di solitudine per rafforzarci nel cammino, per fermarci a contemplare i momenti della Passione, i momenti dell’Amore.

Questi giorni ci presentano una dinamica che dovremmo quotidianamente portare nella vita dove spesso i pensieri, più che le cose da fare, si affollano nel cuore e rubano la capacità di ascoltare gli altri e l’Altro che sussurra le sue parole di vita. Non basta avere qualche minuto per la preghiera personale, dovremmo ricercare momenti più prolungati di solitudine dove, calati sul fondo tutti i pensieri, possiamo di nuovo far riposare l’anima alla luce e al calore della presenza del Padre.

Il silenzio è uno stile che dovremmo imparare a portare anche nelle relazioni. A volte parliamo troppo e ci esponiamo così al rischio del giudizio, della maldicenza e del peccato. Custodire le labbra significa far trionfare una comunicazione intrisa di tenerezza. Il silenzio poi è anche del cuore perché spesso i giudizi, le gelosie, i rancori trovano terreno fertile proprio in un cuore abitato da pensieri fuorvianti e nostalgie ingannevoli.

Ritroviamo dunque in questi giorni santi il gusto del silenzio per rimettere ordine dento di noi e liberarci da quei tumulti del cuore che tanto danneggiano le nostre relazioni. Nel silenzio, Dio potrà parlare e alla sua luce noi impareremo il linguaggio dell’amore che è tenerezza, perdono, accoglienza, sacrificio, servizio.