In quanto insegnante mi domando: che fine fa il mio lavoro?
Chi riuscirà a misurare o a vedere l’effetto prodotto dai miei sorrisi in classe ai ragazzi? Chi potrà misurare l’effetto delle buone relazioni che cerco di costruire nell’ambiente dove lavoro? Di questo sforzo, probabilmente, resterà un alone, un vago ricordo. Quello che so è che la scuola si muove se io, insegnante, mi muovo.