Terzo appuntamento con la rubrica affidata al presidente della Federazione Progetto Famiglia: presentiamo i tipi di iniziative da promuovere per realizzare compiutamente il progetto di solidarietà familiare.

Troppo spesso sono a carattere “tardo-riparativo” gli interventi messi in campo a sostegno delle famiglie in difficoltà: entrano in gioco cioè a fronte di disagi conclamati. Questo approccio sposta gli interventi su versanti specialistici e terapeutici: sia perché l’importanza del disagio (o addirittura del danno) diviene tale da richiedere intensi interventi da parte di professionisti esperti, sia perché i volontari, non potendo in molti casi costruire una “rapporto normale” con le famiglie disagiate, finiscono con il perdere di vista l’obiettivo “relazionale” del loro coinvolgimento. A queste condizioni la solidarietà familiare è destinata a non svilupparsi affatto. Occorre giocare d’anticipo, agendo prima che i problemi s’incancreniscano, spostando l’asse dell’intervento solidale verso una dimensione preventiva e tempestiva, incentrata sul buon vicinato e sulla solidarietà di quartiere.

“Tipi” di iniziative di solidarietà familiare. Le forme concrete attraverso le quali dare corpo ad un percorso di solidarietà familiare possono essere infinite. La varietà dei contesti e delle situazioni, la diversità dei bisogni ai quali far fronte, le caratteristiche, la attitudini e le aspirazioni delle persone coinvolte, portano a dar vita ad attività e iniziative sempre uniche. Quand’anche fossero simili ad altre, saranno originali per la diversità delle persone che vi partecipano. Senza alcuna pretesa di completezza, nella tabella proposta si offre una suddivisione delle possibili iniziative in dieci categorie. Si tratta di una categorizzazione solo parzialmente corretta, perché vi sono alcune attività che hanno valenze sia educative, che di aggregazione, come pure le singole attività possono avere connotazioni diverse a seconda della concreta modalità con cui vengono realizzate. L’intento è di mettere in evidenza l’ampia varietà di soluzioni ed anche l’importanza di riflettere sulla necessità di programmare attività che rispondono ai bisogni effettivamente presenti. Sarebbe infatti sbagliato, ad esempio, limitarsi a proporre iniziative di aggregazione in contesti con forti bisogni di sostegno educativo. Viceversa sarebbe altrettanto miope pensare di intervenire solo sulle situazioni di disagio quando il contesto comunitario in cui questo disagio si manifesta appare sfilacciato e privo di luoghi ed occasioni di incontro e conoscenza tra famiglie e persone.

A ben vedere un sistema di solidarietà familiare maturo e ben articolato, dovrebbe basarsi non su una singola tipologia, ma prevederne quante più possibile, in modo da avere una più amplia platea di strumenti da porre in essere. La situazione dei problemi sociali è infatti tale da aver bisogno sia di attività individuali che di attività collettive, sia di interventi rivolti a tutti che di risposte specifiche a chi è nel disagio, sia di attività che sostengono l’intera famiglia che di azioni mirate ai genitori e/o ai figli.

Categorizzazione delle iniziative di solidarietà familiare

CATEGORIA	ESEMPI di INIZIATIVE	TARGET		MODALITÀ
Iniziative di aggregazione e conoscenza tra famiglie	Passeggiate in zona, gite “fuori porta”; Este in ricorrenze particolari (tombolate natalizie, feste di carnevale, …); etc.	Famiglie	Tutti	Collettiva
Attività di educazione condivisa	Piccole attività sportive di squadra; Tornei familiari (giochi di abilità, …); Attività ludiche e di animazione; Laboratori (teatrali, gastronomici, naturalistici, …); etc.	Famiglie	Tutti	Collettiva
Attività di educazione condivisa e di servizio civico	Cura dello spazio pubblico (piccola manutenzione del verde urbano, pulizia e piccolo allestimento degli spazi parrocchiali comuni, …); Volontariato verso altre fasce di bisogno (anziani, disabili, terzo mondo, …); Attività di sensibilizzazione (stand informativi in luoghi pubblici); etc.	Famiglie	Tutti	Collettiva
Attività di sostegno educativo collettivo	Doposcuola in gruppo; Laboratori comportamentali, relazionali, espressivi; etc.	Minori	Disagio	Collettiva
Attività di sostegno educativo individuale	Doposcuola individuale; Affiancamento diurno educativo di bambini-ragazzi; Accompagnamento di bambini a scuola, catechismo, palestra, …; etc.	Famiglie	Disagio	Individuale
Attività di sostegno materiale alle famiglie	Distribuzione aiuti materiali (alimenti, indumenti, …); Pagamento di bollette; Interventi di manutenzione ordinaria all’abitazione; etc.	Famiglie	Disagio	Individuale
Attività di sostegno generale alle famiglie	Sostegno domiciliare a famiglie in difficoltà o con forti carichi di cura (es.: famiglie con persone non autosufficienti, con ultra-anziani, con parti plurigemellari, …): accompagnamenti in auto (per visite mediche, analisi cliniche, pratiche amministrative); Family group conference1; etc.	Famiglie	Disagio	Individuale
	“Coppie Angelo”, cioè l’affiancamento di neo-famiglie da parte di famiglie più adulte per accompagnarne – tramite suggerimenti, confronti, piccoli aiuti pratici, … – la preparazione al matrimonio e i primi anni di vita familiare, ad esempio nella conciliazione tra i tempi della famiglia, della coppia e del lavoro.	Famiglie	Tutti	Individuale
Attività di sostegno relazionale ai genitori	Gruppi di auto mutuo-aiuto per genitori in difficoltà; Laboratori di inclusione sociale (analoghi ai laboratori di educazione condivisa, ma con un taglio ad hoc per coinvolgere le famiglie in difficoltà); etc.	Famiglie	Disagio	Collettiva
Attività di formazione genitoriale	Cicli di incontri sugli stili educativi; etc.	Famiglie	Tutti Disagio	Collettiva
Attività di accoglienza	Accoglienza diurna di minori (c.d. affidamento diurno); Accoglienza residenziale di minori (c.d. affidamento residenziale); Accoglienza di gestanti o madri con figli; etc.	Minori Famiglie	Disagio	Individuale

¹ Modalità di sostegno alle famiglie in difficoltà basata sulla valorizzazione della loro rete parentale ed amicale.

Per approfondimenti http://www.familygroupconference.org