Luigi e Zelia Martin

Una casa che parla di santità

a cura della Redazione

Domenica 18 ottobre Papa Francesco ha canonizzato Luigi e Zelia Martin, portando all’attenzione dei fedeli di tutto il mondo la testimonianza di una coppia esemplare. Ad Alençon, le Piccole Suore di Santa Teresa sono pronte ad accogliere i pellegrini che desiderino porsi in cammino sulle orme dei Martin.

Alençon è la casa dove Santa Teresa è nata nel 1873 e dove è custodito il focolare intorno al quale i Martin hanno vissuto gli anni più felici della loro vita, fino alla morte di Zelia, avvenuta nel 1877. Ancora oggi, tanti pellegrini raggiungono questa terra santa per la famiglia, che Alençon rappresenta. È una famiglia di religiose ad accogliere quotidianamente i tanti fedeli che qui si recano in pellegrinaggio: le Piccole Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù custodiscono la casa di Luigi e Zelia di rue Saint Blaise.

Un “padre” e una “madre” all’origine della Congregazione a cui è affidato il Santuario di Alençon. È suor Ritalba Sutti, madre superiora della comunità di Alençon, a raccontare le radici della Congregazione: «Siamo nate da un “sì” detto a Dio, da parte di suor Maria Zanelli con l’aiuto della direzione spirituale e l’accompagnamento di don Giuseppe Mazzanti, per accogliere la misericordia di Dio Padre e, con gioia, portarla al cuore di ogni persona, soprattutto di chi ne ha più bisogno». Una figura maschile ed una femminile hanno delineato il carisma “familiare” vissuto dalle prime consorelle, che hanno conosciuto e vissuto con i fondatori, a partire dal 1923. E oggi quattro consorelle, Ritalba, Anastasia, Jane e Lilian – con questo spirito – abitano quella terra santa che Alençon rappresenta per tutte le famiglie.

La Congregazione è aggregata al Carmelo, un solido legame che trova in Santa Teresa di Lisieux – patrona delle Piccole Suore – la cifra dell’unione. L’esempio della Santa – Dottore della Chiesa e Patrona delle missioni – ispira la spiritualità delle suore, di tipo contemplativo-apostolico. Nel 1965, Madre Vincenza Martelli, la seconda Superiora generale, apre la prima missione in Brasile. Dopo due anni, inizia l’apostolato in Kenya.

Attualmente, le Piccole Suore di Santa Teresa sono presenti in Italia, Svizzera, Brasile, Kenya, Messico, e dal 2009 in Francia, proprio ad Alençon, casa natale di Santa Teresa. È ancora suor Ritalba a raccontare il legame speciale che lega le sorelle ad Alençon: «Che cosa dicono a noi  Piccole Suore e ai tanti pellegrini che vengono da tutte le parti del mondo? Luigi e Zelia con le loro cinque figlie hanno vissuto e sofferto in questa piccola casa. Sì, i Martin hanno vissuto qui, fra queste mura, una vita fatta di preghiera, d’amore e di confidenza. I Martin e le loro figlie, tanto diverse e tanto uguali, ci dicono che anche noi possiamo mettere Dio al primo posto nelle nostre giornate! Ci dicono che anche noi possiamo aprire il cuore a coloro che ci stanno accanto. Ci affermano che possiamo praticare la carità e difendere il povero, che possiamo lavorare per la giustizia, ma soprattutto ci insegnano che solo amando Dio al disopra di tutto e di tutti possiamo essere testimoni della sua misericordia. Sì, la santità è possibile anche oggi. Sì, la santità è possibile anche per me, per voi, per noi tutti».

Ad Alençon, l’esempio della famiglia Martin è vivo grazie all’accoglienza premurosa delle suore. «Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo»: uno spirito che le Piccole Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù hanno imparato a tradurre in opere.  

Il nuovo rettore del Santuario di Alençon

La casa di Alençon ha una nuova guida, il vescovo Jacques Habert ha nominato la scorsa estate padre Jean-Marie Simar, come primo rettore del Santuario. Il religioso ha 31 anni ed è presbitero dal 2011. Membro della Famiglia di Maria, giovane comunità internazionale di origine francese, padre Simar si è nutrito sin da bambino della fede tra le mura domestiche, sentendo molto presto la chiamata di Dio. La sua comunità religiosa raggruppa preti e suore e propone una vita familiare di preghiera per la santificazione del sacerdozio, con una spiritualità mariana, una grande devozione per i santi e un amore per la missione. Un carisma affine a quello degli amici di Santa Teresa, che hanno consentito al giovane sacerdote di accogliere con gioia il nuovo incarico. Padre Simar, conosce quattro lingue: tedesco, italiano, spagnolo e inglese. Un dono prezioso per far sentire a casa i pellegrini di tutto il mondo.




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