TEOLOGIA DEL CORPO

Uomo e donna si approcciano alla sessualità in modo diverso: i preziosi spunti di Karol Woytila

San Giovanni Paolo II

(Foto: Rob Croes (ANEFO) [CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0)])

di Cristiana Mallocci

Nell’ambito dell’intimità sessuale occorre uno sforzo di virtù da parte dell’uomo: se egli vive e manifesta la propria sessualità mediante una modalità caratterizzata da prorompenti pulsioni, la donna, invece, appare maggiormente ricolma di mite sensibilità ed emotività. Come armonizzare questi due diversi approcci? Alcuni consigli di Karol Woytila, nel suo libro “Amore e responsabilità”.

L’immensa ed inesauribile ricchezza che San Giovanni Paolo II ci ha donato ed affidato con le sue sapienti e intense riflessioni concernenti la sessualità umana costituisce indubbiamente un pregiato ed inestimabile tesoro per la Chiesa e per il mondo. Egli ci consente di immergerci nell’estasiante bellezza e travolgente complessità dell’amore umano, custoditi tra le pagine delle sue pubblicazioni, di cui gli interventi relativi alla Teologia del corpo costituiscono il maturo e pieno compimento.

Fra questi scritti troviamo il libro, edito nel 1960, “Amore e responsabilità”, nel quale Karol Wojtyla si propone di realizzare delle considerazioni in merito all’ambito estremamente delicato della sessualità e dell’intimità coniugale. 

Per la prima volta, un vescovo della Chiesa cattolica si accingeva ad affrontare temi tanto intimi ed audaci (quali l’attrazione erotica, il fenomeno dell’innamoramento, la definizione ed esplicitazione dell’impulso sessuale, il rapporto tra amore e desiderio e anche la questione della frustrante condizione vissuta dalla donna quando non esperisce ma simula il piacere durante l’atto coniugale), dispiegandoli con estrema discrezione, chiarezza e competenza. 

Egli, per farlo, si è nutrito anche delle affermazioni ed opinioni dei sessuologi e dunque traspare una visione integrale, fornita, per l’appunto, dall’essenziale contributo di altre scienze (quali ad esempio: la fisiologia, l’endocrinologia e la psicologia).

Nelle appendici del già citato “Amore e Responsabilità” sono presenti diversi ed interessanti spunti di riflessione, riguardanti ad esempio: le fasi del ciclo mestruale femminile, la regolazione della fertilità, la scelta della persona adeguata e si cerca di guidare il lettore al superamento di molte paure.

Il futuro Pontefice, d’altronde, era già allora capace di un ascolto assertivo, attento e partecipe, espletato ogniqualvolta i giovani – in particolare mediante la via della Confessione – gli confidavano i più intimi e delicati segreti dei loro cuori, le perplessità, le difficoltà o gli interrogativi che portavano dentro, senza la benché minima esitazione, vergogna o imbarazzo, poiché consapevoli di trovarsi in un clima di apertura e confidenza, che consentiva la totale e sincera dischiusone del loro animo.

Quell’ascolto non veniva sperimentato dagli stessi giovani in famiglia: da Woytila essi si sentivano guidati e supportati. Egli parlava loro con infinita deferenza e discrezione ed al contempo senza alcun imbarazzo, reticenza o agitazione, focalizzandosi con peculiare attenzione sulle differenze fisiche, biochimiche, psicologiche e spirituali che intercorrono tra l’uomo e la donna ed in particolare ebbe il coraggio di intervenire su come la donna viva l’intimità coniugale. 

A tal proposito, nella sua opera si sofferma sulla necessità che l’uomo armonizzi ed orienti i propri impulsi e ritmi alla donna: il pontefice, infatti, coglie proprio in questa mancanza di integrazione ed armonizzazione della sfera psicofisica dell’uomo e della donna un serio problema nella relazione tra i due. 

Egli sostiene, allora, che debba esserci un apprezzabile impegno di virtù da parte dell’uomo, in quanto, mentre quest’ultimo vive e manifesta la propria sessualità mediante una modalità più spiccatamente ed ardentemente caratterizzata da prorompenti pulsioni, la donna, invece, appare maggiormente ricolma di mite sensibilità ed emotività. 

Tale disarmonia, se non adeguatamente integrata, diviene la principale fonte di disagio e causa di incomunicabilità, sofferte in modo particolare dalla donna; poiché, se quest’ultima non si sente guardata con tenerezza, percepisce su di sé solo ed esclusivamente uno sguardo di vorace ed annichilente concupiscenza, rischiando così di sentirsi ricondotta a mero oggetto di piacere. L’uomo a quel punto, diviene semplicemente un corpo scosso da irruenti e fugaci istinti.

Leggi anche: Perché i giovani adoravano San Giovanni Paolo II? (puntofamiglia.net)

Quando questo si verifica “C’è da temere che essa non senta pienamente l’atto coniugale, che non v’impegni la propria personalità totale, il che la rende particolarmente soggetta alla nevrosi e determina una frigidità sessuale”, afferma sapientemente l’Arcivescovo di Cracovia. 

Alla luce di tali attente considerazioni, appare vitale che la complementarità della coppia non venga sfidata, elusa oppure eliminata, ma al contrario, sia accolta e valorizzata. Affinché ciò avvenga è opportuno ed urgente che l’uomo conosca, accolga e rispetti le esigenze e le peculiarità femminili, guardando la donna con autentica e concreta tenerezza.

È importante che l’uomo “accompagni” la sua eccitazione sessuale, scongiurando così una silente incomunicabilità sul piano erotico che può tramutarsi in una dolorosa perdita di intimità anche in altri ambiti della vita, rischiando di realizzare una vertiginosa e perniciosa distanza, che, se non sanata, può essere nociva al punto di determinare un progressivo ed inesorabile deterioramento della vita e della relazione di coppia. 

Occorre, inoltre, soffermarsi ad esaminare alcuni aspetti fondamentali della meravigliosa e suggestiva concezione dell’amore umano che il Papa “venuto da un paese lontano” propone. Egli si riferisce all’atto coniugale con termini riconducibili al sacro, fino a coniare la profonda e magnifica espressione “Liturgia dei Corpi”, assimilando ed accostando il complimento e la più elevata espressione d’amore coniugale – la quale si espleta pienamente nella nuzialità – ai preziosissimi e pregevoli attimi nei quali avviene la Liturgia Eucaristica, origine e compimento della fede cattolica

In altre parole, l’atto coniugale viene associato liturgicamente al momento nel quale Cristo si dona liberamente e totalmente alla Chiesa, in un reciproco e fecondo atto d’amore

È interessante constatare, inoltre, come lo sguardo di rispetto, accoglienza e deferenza che Cristo nutre nei confronti dell’umanità intera sia quello stesso che un marito dovrebbe nutrire nei riguardi della propria moglie. Appare significativo ed essenziale, infine, considerare questo in un’epoca – la nostra – nella quale vengono proposte due visioni antitetiche a quest’ultima: la prima consiste in una malcelata diffidenza e tollerabilità della sessualità umana, la seconda, invece, mostra una concezione utilitaristica di essa, in quanto la identifica con la genitalità, riducendola pertanto ad un banale ed effimero esercizio di piacere. 

Tra questi due fuochi egualmente errati e degradanti, il geniale Papa polacco propone ed elabora una terza ed innovativa via, che si nutre, appunto, di una narrazione benevola e benedicente della sessualità, fino al punto che essa è elevata a via privilegiata e misteriosa di Santità

Inoltre, in un tempo in cui si effettua una narrazione distorta o disomogenea delle sessualità – quindi negativa poiché non integrata ed integrale – Karol Wojtyla pare invitarci a recuperare uno sguardo positivo su quest’ultima.

Invitiamo, quindi, genitori e educatori non solo a conoscere ed accogliere l’ineffabile tesoro della Teologia del Corpo, ma anche a voler incarnare, testimoniare, tramandare e seguire le incancellabili ed eterne orme di Karol Wojtyla in ambito pedagogico e affettivo. Solo così, infatti, potremmo avere dei giovani felici, pertanto autenticamente e splendidamente fecondi.




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1 risposta su “Uomo e donna si approcciano alla sessualità in modo diverso: i preziosi spunti di Karol Woytila”

Grazie, grazie.
“Amore e responsabilità” che nel suo titolo originale era “Amore maturo e responsabile” è una perla preziosa. E’ un vero e proprio testo e non solo un “libro” scritto da un uomo geniale e santo che ha vissuto pienamente la sua “mascolinità” ed insegna a percorrere questa strada. Il testo procede con parole sapienti, armoniose, belle, precise e luminose. Un testo sempre attuale e profondo che risana chi lo capisce.

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