solidarietà Una bambola per te Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 22 Luglio 2014 Nessun commento su Una bambola per te di Nello Califano Di solito sono le fabbriche della periferia mondiale a produrre i prodotti del nostro benessere: scarpe, pantaloni, magliette, palloni. Nella splendida cornice della Toscana, invece, il flusso della globalizzazione si inverte. Fabbriche inusuali – molto spesso sedi di associazioni – dove le operaie sono volontarie che lavorano nelle sartorie solidali di Auser Toscana. Erano gli anni Novanta quando un gruppo di donne dello Spi-Cgil di Vaiano (Prato), decisero di mettersi insieme per combattere la solitudine e rendersi utili. Anno dopo anno, l’esperienza delle sarte anziane si è fortificata sempre di più e, da piccolo hobby, il loro lavoro si è trasformato in una grande opera di solidarietà internazionale. Cinquantadue sartorie sparse in tutta la regione, oltre mille volontarie che realizzano le bambole per i bambini dei paesi poveri, molte delle quali esportate attraverso l’Unicef. E poi tutta una serie di indumenti che vestono i cittadini di Africa, Asia e America Latina. Oltre ai vestiti e ai pupazzi per il Sud del mondo, le sarte producono biancheria, accessori per la casa, pitture su stoffa e abiti per rievocazioni storiche, tra cui alcuni vestiti per il Calcio Storico Fiorentino ma anche oggetti per i bambini che vivono nel carcere di Rebibbia insieme alle loro madri. Un’esperienza unica in tutta Italia, quella delle sartorie solidale dell’Auser, che coniuga solidarietà internazionale ad aggregazione sociale. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag bambola, bambole, Italia, solidarietà. unicef, Toscana ANNUNCIO ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: Dignità della vita anche nella malattia: perché non parlarne con i ragazzi attraverso dei film? Papa Francesco: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano” Io ho scelto l’Eucaristia Far famiglia Fratelli nella vita, fratelli in Cristo Famiglia, scuola di misericordia Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo Una famiglia nel cuore del Sinodo Figli traditi La mia famiglia nel mirino della piovra