Un percorso per giovani innamorati ma non ancora fidanzati.

“Qualcosa di nuovo. Più che amici, non ancora fidanzati”. È il titolo di un percorso per giovani – 18/25 anni – che si vogliono bene e hanno voglia di costruire il loro futuro d’amore verso il matrimonio. L’iniziativa è del Progetto Amos (Amore metodi naturali orientamento della sessualità) avviato dalla Commissione per la pastorale della famiglia della Conferenza episcopale piemontese su un’idea dei coniugi Michelangelo Tortalla ed Enrica Oddone, tre figli, che vivono a Fossano, in provincia di Cuneo. Lui medico, socio ordinario della Società italiana di sessuologia clinica, presidente dell’Associazione Progetto Amos, mentre Enrica è insegnante. Entrambi collaborano con l’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia ed hanno collaborato attivamente al convegno “Insieme verso le nozze. La preparazione al matrimonio” che si è svolto a Cotronei, in Calabria.

“L’iniziativa, avviata una decina di anni fa – spiegano i due coniugi – è confluita nel volume «Qualcosa di nuovo. Più che amici non ancora fidanzati» (Ed. Effatà) al quale è allegato anche un cd-rom che, offrendo schede e diapositive, può aiutare l’effettiva preparazione degli incontri permettendo di adattare i contenuti e le tecniche proposte al proprio gruppo. Il percorso si rivolge alle coppie giovani non ancora nelle vicinanze del matrimonio che desiderano camminare insieme attraverso incontri nei quali la coppia diventa protagonista, e offre la possibilità di “crescere personalmente, come coppia e in gruppo attraverso il dialogo, il gioco, la Parola, il confronto e tante attività creative”.

“La nostra esperienza – aggiungono i coniugi – è nata all’interno della Commissione di pastorale familiare del Piemonte, chiedendoci come integrare il percorso per fidanzati e tenendo conto che il target dei fidanzati in questi ultimi anni è cambiato radicalmente: età molto più avanzata, formazione di tipo diverso, percentuale di conviventi molto elevata. Ci siamo detti: lo spazio che intercorre tra i 18 anni, quando i giovani di solito s’innamorano, e i 30 anni, quando spesso chiedono di sposarsi, è troppo ampio. E allora abbiamo cominciato a coinvolgere esperti, abbiamo ragionato in Commissione regionale e abbiamo tentato di fare un progetto chiedendoci: “Chi sono i giovani oggi, come avvicinarli, come riuscire ad accompagnarli in un momento così significativo come quello dell’innamoramento?”. La seconda edizione del testo, pubblicata nel 2006, con la presentazione di mons. Sergio Nicolli e la prefazione di mons. Giuseppe Anfossi, è stata elaborata con l’aiuto di psicologi, pedagogisti, teologi.

Per ogni incontro c’è una scheda sulla Parola di Dio, inerente il tema, per aiutare le coppie tutor a condurre in modo “autonomo” questi incontri. La presenza di un sacerdote, di un religioso o di un diacono è un punto di riferimento per un cammino spirituale, per una maggiore vicinanza della comunità. Il percorso è indirizzato non solo ai giovani che sono già coinvolti in gruppi parrocchiali ma è rivolto a tutti, proprio perché – dice Enrica – sia una “proposta che va oltre la cerchia dei giovani che già frequentano la parrocchia. La nostra esperienza ci dice che spesso all’interno della coppia ci può essere uno dei due che è lontano dalla Chiesa o è in ricerca”.