My big family

(fotolia.com)

Educare tutti non vuol dire dare a tutti lo stesso pane. Ciascuno ha diritto di ricevere la fede secondo la sua particolare vocazione. Nella comunità ecclesiale ci sono tante e diverse membra, diverse le vocazioni e diversa la condizione. Negli ultimi decenni, con particolare attenzione va emergendo il ruolo e il compito degli sposi. Parlo degli sposi perché sono loro il cuore della famiglia, se viene meno o s’incrina il patto nuziale, tutta la famiglia è a rischio.
Il primo passo da fare riguarda proprio la coppia. Come accompagnare gli sposi? Come aiutarli a fare del loro amore il luogo in cui risplende l’amore di Dio; come rivestire di fede una vita che spesso si rivela piena di affanni e di problemi? Come evitare che la via della gioia, sognata nel tempo del fidanzamento, diventi una penosa e desolante via crucis? Gli sposi non sono capaci da soli di fare questo cammino, se vengono abbandonati a se stessi rischiano di smarrire la strada o, nel migliore dei casi, di fermarsi a metà strada.
La Chiesa italiana fa bene a insistere per ottenere una riforma fiscale a misura di famiglia. Non dimentichiamo però che la famiglia non ha solo bisogno di sostegni economici ma di un contesto culturale diverso in cui non viene banalizzata la vita a due e l’ordinaria fatica di crescere i figli. Una cultura che esalta l’amore e non lo riduce a sentimento emozionale. La famiglia ha bisogno di essere accompagnata, molti sposi muoiono di solitudine. Vivono lontani da Dio e senza la compagnia di veri amici. E così, quando entrano nella palude, in cui l’amore poco alla volta affonda, non c’è nessuno disposto o capace di dare una mano. Appare qui una precisa strategia pastorale che rappresenta per me un impegno assolutamente indilazionabile. Coltivare la vocazione al matrimonio, accompagnare gli sposi nel matrimonio è l’investimento pastorale più ragionevole che oggi possiamo fare. Se gli sposi sono ben formati alla fede diventeranno di conseguenza genitori affidabili. E la casa ritornerà ad essere il luogo primario e ordinario della trasmissione della fede.




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