TESTIMONI DI FEDE

“La vita è una sola”: l’eredità di Marianna Boccolini, giovane testimone della fede

Foto: https://www.mariannaboccolini.it

di Emanuela Molaschi

Marianna Boccolini è una giovanissima testimone della fede, morta in un incidente nel 2010, ma viva nella schiera dei santi: umile, semplice, capace di ascoltare e supportare chi era in difficoltà. Ha cambiato la vita di molti e continua a intercedere dal Cielo, per “i più sofferenti”. Vorrei farvela conoscere, anche riportando dei brani dei suoi bellissimi scritti.

Marianna Boccolini (Narni provincia di Terni, 7 maggio 1992 – 18 agosto del 2010) ha un carattere gioioso, intuitivo e affettuoso, ma a contraddistinguerla è una sensibilità d’animo profonda e non comune. Alla scuola elementare, oltre ad impegnarsi e ottenere un buon rendimento scolastico, è particolarmente attenta ai compagni meno capaci e alle persone sofferenti, prestando loro spontaneamente il suo aiuto con modestia. Lo testimoniano i suoi insegnanti. Marianna si meraviglia per tutto ciò che la circonda, persone o cose, notando intorno a sé la bellezza e il bene. È dotata di capacità espressive superiori alla media: scrive poesie, piccole storie e riflessioni sapienziali.  Nel 2002, riceve la prima comunione. In quello stesso anno, all’età di 10 anni, ha il primo episodio di emicrania comitata, patologia che l’accompagnerà sempre. Durante gli attacchi violenti della patologia, avrà vari disturbi fisici, tra cui la perdita parziale della vista e della sensibilità/motilità agli arti ad un lato del corpo. Nonostante questo, a 11 anni scrive: 

Io ti lodo, Signore, e ti ringrazio per il dono della vita, insuperabilmente bello e prezioso, e io ti prego perché tutti si rendano conto di quello che hanno e perché imparino ad amarlo e apprezzarlo […]. La vita è una sola e non si può avere due volte ed è per questo che si deve riuscire a viverla serenamente poiché la pace, la gioia, la bontà inizia nei piccoli luoghi, inizia da noi”.  

Marianna ha una grande creatività e molti interessi, coltiva la passione per la lettura, la pittura, la danza e lo studio del pianoforte. A 14 anni riceve la cresima, espone i suoi quadri in una mostra nell’ambito del Cavour Art Festival di Terni e vince un premio letterario con un suo tema dedicato all’immigrazione, nel quale esprime il suo ideale di giustizia, solidarietà e fratellanza. Questo sentimento la accompagnerà fino alla fine della vita, infatti nel suo blog scrive: 

“Vorrei disegnarmi un mondo tutto mio perché quello che è qui fuori non mi piace affatto, sai? Come sarebbe il mondo senza più guerra, né malattie, né povertà, né ingiustizie o discriminazioni? Come sarebbe il mondo senza più fame né stermini, senza razzismo e senza odio? A voi la risposta. Da parte mia, se tutto questo si realizzasse davvero, riuscirei finalmente a vedere il mondo a colori !!!” 


Si iscrive al liceo classico, per realizzare il suo sogno di diventare medico. Desidera “poter curare gli altri, aiutarli fino in fondo e ricercare nei laboratori i vaccini e le medicine apposite per ogni tipo di malattia”. Nonostante la sua patologia le faccia avere molte assenze dalle lezioni scolastiche e un rallentamento nelle attività intellettive e sociali, ottiene eccellenti risultati ed è disponibile ad aiutare i compagni in difficoltà, mettendosi al loro livello. Continua a lottare contro le ingiustizie e ad impegnarsi ad incoraggiare l’unità tra le persone anche se, a volte, gli amici non sono d’accordo o la trascurano. A 14 anni scrive: 

“Saper interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze presuppone una grande fiducia nel prossimo. Saper guardare le piccole cose con attenzione apprezzandole ognuna come un grande dono di Dio così come saper guardare serenamente alle grandi cose della vita non potrà che condurre lontano, nel Regno dei cieli”.

La fede che Marianna ha in Dio è semplice, concreta e profonda. Si forma sui valori ricevuti dagli educatori e si nota nelle testimonianze degli adulti da lei incontrati. Lei li chiama “capitani coraggiosi”, dall’omonimo romanzo di R. Kipling, perché portano i giovani verso il bene tramite la loro autenticità e gioia. A 14 anni scrive: 

La libertà è scegliere l’amore, la bellezza, la verità. La vita non è nulla se dimentichiamo di condurla rispettando i comandamenti dettateci da Dio. In fondo tutto quello che possediamo in realtà non ci appartiene, ma abbiamo comunque tutti il dovere di combattere la discordia e la sopraffazione affinché si possa divenire finalmente davvero liberi”. 

Ama la figura di San Francesco di Assisi e trova nella Preghiera semplice, a lui ispirata, uno stimolo a vivere facendo del bene. È anche attratta dalle Beatitudini, che vede realizzate in terra nelle persone di testimoni piccoli e grandi quali, ad esempio, Martin Luther King, Don Tonino Bello, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta e Ghandi. A 14 anni, a riguardo, scrive: 

Il cammino che essi seguono da tempo è il percorso che noi tutti dovremmo seguire perché è l’unico che può condurre alla felicità. Il Regno di Dio è la nostra meta […]. Quelli che agli occhi dei più possono sembrare dei deboli, dei perdenti, in realtà agli occhi di Dio sono i più grandi perché hanno saputo riconoscere le vere qualità dell’animo umano da coltivare, perché hanno saputo vedere quello che non tutti vedono, perché hanno saputo sacrificarsi e battersi per i grandi ideali cristiani”.

Leggi anche: Carlo Acutis: l’Apostolo dei Millennials che conquista i cuori (puntofamiglia.net)

I suoi amici ricordano spesso “la sua allegria, la sua spensieratezza, la sua lealtà e in particolar modo la sua unica e affermata sensibilità”. Una volta, all’ultimo anno di liceo, i professori riportano delle verifiche e lei riceve un voto eccellente. Una compagna, la quale la ammirava molto, piangeva per un brutto voto. Marianna le chiede perché pianga e le spiega che avrebbe recuperato sicuramente, utilizzando anche queste parole: “Pimpi, non lo sai che il valore di una persona non lo si capisce dai voti che prende?”. 

Marianna crede alla teoria dell’ultimo giorno e si chiede: come vivrei questo momento se oggi fosse l’ultima volta che incontro questa persona? E se questo scritto, o questo regalo o questa attività, fosse l’ultimo della mia vita?  Ogni momento è importante per lei e lo vive come se fosse l’ultimo, considerando sacro ogni istante, dal giocare con la sorellina al creare un dono per un amico. Dallo studiare all’incontrare qualcuno; ogni suo gesto e ogni situazione hanno una profondità unici.
Il 18 agosto del 2010, Marianna termina a soli 18 anni la sua vita terrena, a causa di un tragico incidente stradale. Avendo presagito la sua morte prematura, Marianna inizia a parlarne. Alla mamma dice: “Mamma, tu devi vivere, tanto noi staremo insieme per sempre!”.
I docenti del Liceo classico G. C. Tacito di Terni, nel quale le è stata intitolata l’Aula magna, l’hanno definita “esempio di come l’humanitas, l’insieme di quei valori eterni insiti nella nostra civiltà, possa fermentare all’interno di un cuore”.

Gli scritti di Marianna e parte del suo diario, dalle elementari fino all’ultimo tema del liceo, sono stati pubblicati nel marzo 2011 in una raccolta dal titolo “Un semplice ricordo”, insieme alle sue pitture ed alcune foto. 

Il suo corpo, con indosso l’abito da sposa, riposa in una cappella a lei dedicata, nel cimitero di Narni (TR), divenuta meta per molti che vanno a renderle omaggio e a pregarla. L’indirizzo per visitare la tomba è: Cimitero comunale di Narni Scalo – 05035 Narni Scalo, Narni (TR) entrata da strada di Fiacchignano.

Marianna intercede nella comunione dei Santi presso Gesù per coloro che la pregano e la ricordano con il cuore.  Per ulteriori informazioni potete visitare il sito: https://www.mariannaboccolini.it/

Pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/MariannaBoccolini.1992.2010

Citazioni di Marianna:

“Ciò che rende l’essere umano differente da tutti gli altri esseri viventi è la coscienza. L’uomo ha il dono di poter ragionare con sé stesso e scindere il bene dal male, e soprattutto è capace di dialogare con Dio. “

“Quello che è davvero importante è ciò che ognuno di noi ha dentro, non quello che mostra fuori o che in un primo momento lo fa apparire più bello.”

“La coscienza è responsabilità e che cos’è la responsabilità se non la risposta ad una chiamata, ad un’invocazione che parte dall’altro? […] Al di là di ogni cambiamento possibile, la nostra coscienza non dovrà mai diventare sorda alla voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti, di coloro che anelano alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al benessere e al progresso […].  Preghiamo Dio di farci sentire diminuiti di ogni morte nel mondo e di farci sentire partecipi della sofferenza altrui.”

“L’uomo senza passione è vuoto, una vita priva di sentimenti e di emozioni può solo spegnere il cuore. I sentimenti sono legami importanti che possono portare anche a limitare i nostri desideri e le nostre azioni per salvaguardare la persona oggetto del nostro affetto. I sentimenti ci insegnano a sacrificarci per chi amiamo.”

“Quelli che agli occhi dei più possono sembrare deboli, dei perdenti, in realtà agli occhi di Dio sono i più grandi, perché hanno saputo riconoscere le vere qualità dell’animo umano da coltivare, perché hanno saputo vedere quello che non tutti vedono…”

“Quello a cui aspiro di più è vivere una vita che valga la pena di raccontare.”

Altri libri che parlano di Marianna Boccolini:

Un mondo a colori. La storia di Marianna (Massimo Reschiglian, Edizioni Porziuncola)

Diario della felicità 3. Un viaggio al centro del cuore umano (Sr. Dolores Boitor – Cecilia Galatolo, Mimep Docete)




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