TEMPO DI NATALE

Don Luigi Maria Epicoco: “Natale non è tempo dei buoni sentimenti, ma della concretezza”

Don Luigi Maria Epicoco, noto sacerdote e scrittore, si rivolge a tutti, ma il suo cuore appartiene ai giovani: egli nella sua predicazione pensa soprattutto a coloro che non hanno speranza, che trascorrono le giornate tra il letto e il divano; che non credono più in niente e vivono senza prospettive. Oggi riportiamo un suo pensiero sul Natale…

Natale non è il tempo dei “buoni sentimenti”, ma della concretezza. Questa l’idea di don Luigi Maria Epicoco, teologo e preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio de L’Aquila. Il sacerdote, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione e editorialista dell’Osservatore Romano, ci ricorda che l’Incarnazione di Gesù deve trovare posto nella nostra vita non solo a parole, ma nelle scelte concrete che compiamo.

Non è la prima volta che Epicoco si esprime con questa forza, soprattutto rivolgendosi ai ragazzi, i quali molte volte appaiono stanchi di vivere e di sognare in grande, incapaci di progettare.

Il sacerdote ha un modo di parlare e di scrivere che cattura e ispira migliaia di cuori, tanto che favorisce in molti la conversione e il cambiamento. Particolarmente seguito sui social e scrittore ormai affermato, ha la capacità di raggiungere persone di ogni età, colte e meno colte, vicine e meno vicine alla Chiesa. Interroga, provoca, aiuta a puntare in alto.

Con la sua vivace e profonda predicazione si rivolge a tutti, infatti, ma il suo cuore appartiene ai giovani; egli pensa soprattutto a quelli di loro che non hanno speranza, che trascorrono le giornate tra il letto e il divano; che non credono più in niente e vivono senza prospettive. 

Leggi anche: “Farsi santi con ciò che c’è”: un libro sulla famiglia di Luigi Maria Epicoco (puntofamiglia.net)

Presentando in modo profondamente attuale i personaggi biblici e le loro scelte, muove tantissimi ragazzi all’azione e mostra che nessuno è condannato all’immobilismo e all’infelicità.

Ecco perché, in questo particolare tempo liturgico, ricorda che noi cristiani siamo chiamati ad agire, e non solo ad invaghirci di buoni propositi che poi restano nell’aria, come un nulla di fatto.

“Il Natale – afferma infatti – deve essere sempre liberato dal trionfo dei buoni sentimenti, perché il Natale è il tempo in cui dobbiamo imparare noi l’incarnazione, cioè a diventare concreti. Ad esempio, se un amore non diventa concreto non è amore, è qualcosa che passa. Le cose, per diventare concrete, devono mettere in gioco la mia libertà, la mia responsabilità. Le devo scegliere”.

Per don Luigi, in questo tempo possiamo cogliere l’occasione di scoprire – attraverso l’Incarnazione – il valore della concretezza.“Ecco – continua Epicoco – Natale è un tempo di scelta: auguro a me e a tutti di poter fare le scelte giuste e quindi di rendere possibile il Verbo che si fa carne in questo momento”




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