NATALE

Chi trasforma la vita in un cielo? Maria! Preparandoci a vivere pienamente il Natale…

di Cristiana Mallocci

L’avvento sta per finire: stiamo per accogliere in noi la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Vogliamo oggi rivolgere lo sguardo a Maria. Il Natale, infatti, è la festa di cui Maria è Regina, poiché è Lei a donarci il regalo più prezioso. Lei ci permette di prendere delicatamente tra le nostre braccia Suo Figlio.

Risulta particolarmente affascinate ed essenziale contemplare il materno, tenero e benedicente sguardo di Maria nel corso dell’Avvento, tempo di speranza ed attesa. 

Dinanzi a Lei, l’Immacolata, il mio cuore grato, stupito e felice, tace. Mi sento così pienamente autentica, amata e compresa al Suo fianco. Sono caduta tante volte, Lei lo sa e mi abbraccia maternamente e teneramente come ha sempre fatto e come fa ogniqualvolta mi veda triste, ferita, sola e disorientata. Senza farmi sentire mai rimproverata o giudicata, ma, appunto, sempre e solo maternamente amata, accolta e compresa.

Dinanzi a Lei, infatti, la soggezione ed il timore svaniscono, perché davanti ad un’autentica e feconda madre non si ha alcun imbarazzo o paura. Mi ripete che mi ama infinitamente ed incondizionatamente, che valgo; mi mostra la bellezza che ho nascosta, che sovente non colgo e non valorizzo. 

Lei, Mia Madre, mi ama come nessun altro. Il mio fragile cuore ferito si rinfranca sapendo che Lei vi legge i miei timori, dolori, conquiste, desideri e segreti più intimi e profondi, con la potenza materna del suo sguardo, senza che io debba proferire parola. Lei coglie, accoglie e comprende esattamente ciò di cui ho bisogno. Non nutriamo forse tutti, l’intima ed impellente necessità di essere guardati con la medesima delicatezza, amorevolezza, sollecitudine e discrezione? 

So che il suo “Sì” è così forte e fedele che non pretendo di uguagliarlo con le mie forze limitate e discontinue, con i miei “Si” timorosi e reticenti. Le chiedo solo di ricordarmi ogni giorno perché sono venuta in questo mondo e che mi faccia venire nuovamente alla luce con la forza del suo Amore e della sua Maternità. 

Voglio solo che mi mostri con incontestabile e fulgida chiarezza ogni mattina la bellezza nascosta nella mia anima. Quella bellezza che vede in me lei, con il suo benevolo materno sguardo. Desidero soltanto che mi abbracci con quella calda tenerezza che profuma di Mamma e mi faccia sentire ancora una volta quella bambina sognata, creata, scelta ed amata nel cuore di Dio. 

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Desidero che questo Natale mi insegni a confidare illimitatamente, anche e soprattutto quando sorgono i dubbi e le incertezze. Allora, le mie paure davanti al suo Cuore Immacolato scompaiono immediatamente. Non so come faccia ma riesce sempre ed efficacemente a calmarmi quando ho paura, quando sono irrequieta, adirata o quando ho dei dubbi. 

So che la mia intenzione è quella di essere e di sentirmi al sicuro, delicatamente avvolta nel suo materno e dolce manto, ma al contempo è come se volessi proteggerla da tutti i pericoli. Mi sento come Juan Diego che voleva difendere Maria a Guadalupe, quando in realtà era Lei che proteggeva sempre lui. Non era forse il suo figlio prediletto? Così mi sento io, fragile e vuota, allegra e colmata, impaurita e bisognosa di materna protezione e cura. 

Come possono essere compresenti tali sentimenti nel medesimo fragile cuore ferito? È Lei, è Maria, che riesce a cambiare il mio animo con un solo sguardo, mi basta pensare a Lei o contemplare il suo sguardo per sorridere. È Lei che riesce a guarire ed a risollevare il mio cuore, è Lei che calma le mie ansie e riesce a far sì che proceda passo dopo passo, giorno dopo giorno, senza pretendere di arrivare presto alla Meta. 

È Maria che riesce a far sì che nella mia vita regni un’atmosfera di Cielo, annichilendo con la forza del suo Amore di Madre le mie critiche, i miei giudizi ed i miei risentimenti. Lei, l’Immacolata, porta il Cielo sulla terra, mi fa alzare lo sguardo e rimargina con la sua inesauribile compassione e tenerezza materna, le profonde e sanguinanti ferite che altri hanno procurato ed inflitto. So che Maria compie miracoli nel mio cuore così povero e fragile, lo trasforma, mi porta il Paradiso. 

So che trasforma la mia vita in una culla sacra, in un giardino fecondo e ricolmo di ricca ed arricchente bellezza. 

A Lei, posso confidare ed affidare tutto, persino le questioni più intime e personali, racchiuse e custodite nel mio cuore, poiché Lei è un’autentica Mamma benedicente, dolce, delicata, vicina, discreta e comprensiva. 

So che senza di Lei non posso fare nulla e che con Lei posso tutto. Non sono immacolata come Lei, ma voglio almeno provare, stringendo la mia mano alla Sua, ad acquisire la sua stessa luce, la sua speranza ed il suo stesso sguardo. 

Il Natale è la festa di cui Maria è Regina, poiché è Lei a donarmi il regalo più prezioso con la sua presenza ed il Suo pragmatico ed incondizionato Amore Materno. Il medesimo che traspare dal suo dolce volto, mentre mi dona l’inusitato privilegio di prendere delicatamente tra le braccia Suo Figlio, consentendomi di dischiudere in una modalità inedita e privilegiata il mio cuore per poter autenticamente esperire ed accogliere l’ineffabile ed inesauribile mistero della tenerezza che salva.




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